1. Per caso con un amica


    Data: 21/12/2018, Categorie: Lesbo Autore: nicky1, Fonte: Annunci69

    ... due t-shirt, un abito a mezza manica in piquet elasticizzato, da indossare quando andrò in spiaggia, un copricostume, un telo mare verde con stampe a zebra, un bikini a righe colori arancio/viola e una borsa mare di plastica trasparente rigida. Infine ho comperato un regalo per Cristina: è con lei che ho appuntamento in Piazza Garibaldi.
    
    Ripongo gli oggetti che ho acquistato nelle borse ai lati del portapacchi della bicicletta, dopodiché lascio la zona del mercato. Sospingo il velocipede e a piedi mi avvio verso Piazza della Pace.
    
    Sotto l'ampio porticato del Palazzo della Pilotta un gruppo di donne moldave e bielorusse stanno sedute sulle panche di granito d'intorno al bacino d'acqua che l'architetto Piano ha inserito nell'arredo urbano di Piazzale della Pace quando ne ha curato il rifacimento. Le donne parlano fra loro, in maniera composta, sottovoce. Molte di loro espletano il lavoro di assistenti domiciliari prendendosi cura di anziani soli. Pagate in nero dai famigliari di quest'ultimi che altrimenti dovrebbero sborsare cifre iperboliche per ricoverarli nelle case di riposo. Non c'è nessun uomo a tenere loro compagnia: i mariti sono rimasti a casa ad accudire i figli. Sfilo dinanzi a loro e penso che sono donne coraggiose.
    
    Mancano pochi minuti a mezzogiorno quando giungo in Piazza Garibaldi.
    
    Cristina, vedendomi arrivare, abbandona la poltroncina in vimini dove sta comodamente seduta e mi viene incontro. Ci scambiamo un duplice bacio sulle guance, alla ...
    ... maniera francese e prendiamo posto al tavolo della caffetteria, poi ordiniamo un aperitivo. Al riparo dal sole, sotto un enorme ombrellone di colore beige, a poca distanza dal monumento a Garibaldi che troneggia in mezzo la Piazza, ci gustiamo il passeggio della gente che transita dinanzi a noi.
    
    - Come va? - domanda.
    
    - Bene. e tu?
    
    - Anch'io
    
    - Luca?
    
    - Il solito. E' via, a Budapest. Torna martedì o mercoledì, spero.
    
    Vorrei dirle qualcosa a proposito di Luca, ma esito e cambio argomento. Pur lavorando entrambe come infermiere nello stesso ospedale, ci frequentiamo da poco tempo, più precisamente da quando è stata trasferita nel reparto di medicina dove presto servizio da quattro anni.
    
    - Ti ho preso un regalo - dico - E' solo un pensiero, ma spero che ti piaccia lo stesso. L'ho scorto in un bancale del mercato, così l'ho comperato.
    
    - Beh! Mi hai messo addosso una certa curiosità. Posso sapere almeno cos'è?
    
    - Prova a indovinarlo.
    
    - Dai, Erika non fare la sciocchina. Dimmelo. non tenermi sulle braci.
    
    E' magnifica Cristina quando sorride. Le sporgenze carnose delle sue labbra si schiudono e accenna a mordersi il labbro inferiore.
    
    E' impaziente di sapere cosa le ho comperato. Batte nervosamente le dita sul bracciolo della poltroncina nell'attesa che le consegni il regalo.
    
    Indossa una camicetta bianca, ampiamente scollata, e un paio di jeans che per la delicatezza della fattura e i modi eleganti della sua persona le donano un aspetto raffinato e nel ...
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