1. 071 - La famiglia in ostaggio


    Data: 21/12/2018, Categorie: Etero Incesti Cuckold Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Autoerotismo Gay / Bisex Trans Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... loro riuscirono a lavarsi e naturalmente anche i maschi si diedero una veloce sciacquata, quindi tutti a nanna, i figli litigarono un po� per i posti sopra e quelli sotto nei letti a castello, ma poi trovarono un accordo e si addormentarono. Cristina ed io li seguimmo a ruota e così riposammo fino al mattino. Fui il primo ad alzarmi e piano, piano, abbassai la maniglia della porta per uscire ed andare in bagno, ma la porta non si aprì, era chiusa. Svegliai Cristina e le chiesi se aveva chiuso lei la porta, al suo diniego, svegliai anche i ragazzi ma anche loro mi ripeterono che nessuno aveva chiuso la porta a chiave. Bussai allora energicamente all�uscio e dopo qualche minuto, arrivò �Bomba��.�Ehiii, fai pianoo, che cazzo fai, vuoi buttare giù la porta????��Mi scusi, ma siamo chiusi dentro!!!��Già, io e i miei amici abbiamo pensato di divertirci un po�, cosa ne pensate??��Scusa, amico, ma non ho ben capito cosa intendi per divertirci un po�!!��Amico un cazzo, io non sono tuo amico, capito stronzo!!!???��Ma come parla, io non la conosco, come si permette???��Vestitevi, che vi veniamo a prendere fra dieci minuti, così ci divertiamo, ah, ah, ah, ah���Tutti e sei ci guardammo in faccia esterrefatti, ci vestimmo come automi e per qualche minuto nessuno di noi profferì alcuna parola poi Cristina sussurrò��..�Ma questo è un covo di delinquenti!! Ma dove siamo capitati? Lore, chiama la polizia con il cellulare��.�Presi il cellulare e formai il 113 mi rispose un agente donna, ...
    ... spiegai la situazione e lei cercò di capire dove fossimo in quel momento, mi disse di non attaccare che loro avrebbero cercato di individuare la zona da dove proveniva la mia chiamata. In quel momento la porta della camera si spalancò e il tizio che entrò mi diede un forte ceffone e mi fece volare il cellulare a terra, poi lo calpestò violentemente fino a renderlo inutilizzabile. Entrarono altri due uomini e le tre donne che avevo visto la sera prima. Le tre femmine parlavano fra di loro e notai che una di loro, aveva una voce strana, molto profonda, lei gesticolava con le mani, che a mio parere parevano essere veramente troppo grandi e poderose. Ad un cenno di "Bomba" ci presero per un braccio e strattonandoci, ci fecero scendere la scala a chiocciola, poi, ci guidarono verso una porta che non avevamo visto in precedenza e ci fecero entrare. Davanti a noi, un enorme salone, a destra, vi erano dei mobili antichi, al fianco dei quali, erano accatastati uno sopra l�altro, dei vecchi materassi, al centro del salone si trovava un tavolo in legno massiccio molto spesso. Sulla sinistra un grande divano ad angolo in pelle marrone chiaro, posato su un tappeto simil persiano, assai consunto, con i colori in parte evanescenti e in parte neri dalla persistente sporcizia.Ci fecero sedere sul divano buttandoci letteralmente sopra, intanto, anche gli altri componenti il gruppo, entrarono nel salone e tutti in piedi si fermarono ad esaminarci, come se fossimo bestie pronte per il macello. Il più ...
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