1. Laura e una pazzia – parte 2


    Data: 22/12/2018, Categorie: Etero Autore: Giorgio_2013

    Ci lasciammo con un lungo bacio, in cui le lingue ebbero la meglio sulle nostre labbra.
    
    Mi disse che aveva voglia di una pizza e se la sera dopo mi andava di uscire a mangiarla con lei. Figurarsi se dicevo di no.
    
    Passai a prenderla la sera dopo verso le 20:30 e andammo in pizzeria: pizza e birra come ai vecchi tempi… come ai vecchi tempi Laura indossava una mini gonna, il top con una scollatura molto generosa e scarpe con il tacco.
    
    Mangiammo con gusto e bevemmo pure. Parlammo del più e del meno, ma tralasciando tutte le chiacchere che facemmo arrivo al dunque!
    
    Dopo la pizza facemmo una passeggiata in centro, quando con un’insolita spavalderia gli misi una mano sul sedere. Laura mi lasciò fare, ma dopo qualche istante, mi disse civettuola che per strada in centro forse non stava bene mettere una mano sul fondo schiena ad una “ragazza sposata”.
    
    Staccai la mano e chinandomi al suo orecchio, perché fossero parole solo per lei, gli proposi di andare in camporella, in memoria dei tempi passati e soprattutto perché non ce ne era mai stata occasione. Laura accettò, perché come me lei aveva voglia di scopare.
    
    Cosi tornammo indietro alla macchina. Partimmo e arrivammo in una stradina di campagna, nascondendoci dietro ad una macchia di alberi, in un posticino tranquillo …era tardi, l’ora giusta per scopare in camporella
    
    Perdemmo quasi subito le nostre inibizioni.
    
    Io ne approfittai, le mie mani palpavano con molta scioltezza le sue cosce, la schiena, il sedere ...
    ... in modo particolare.
    
    Laura si stava eccitando sempre di più! Era tutta bagnata nella figa e continuando a palpeggiarla in poco tempo si ritrovò col mio cazzo in mano e poi in bocca.
    
    Intanto io mi dedicavo al suo culo e alle sue tette.
    
    In un baleno Laura si ritrovò nuda alla mia mercé senza nemmeno capire come.
    
    Io so solo che Laura era molto arrapata, voleva sentire il mio cazzo dentro la sua figa. E mentre cercava la posizione migliore per essere penetrata dal mio cazzo, io la bloccai e gli dissi:
    
    - No…voglio il tuo culo come ieri!”
    
    A Laura la cosa non dispiaceva, solo che il culo gli bruciava ancora un poco dopo la maratona del giorno prima.
    
    Mi chiese:
    
    - Ma, qui in auto, come mi metto?
    
    Gli dissi di scendere, tenere la porta aperta e mettersi in ginocchio sul sedile. Laura obbedì. Lei era nuda in ginocchio sul sedile con me dietro, che stavo per prendermi il suo culo.
    
    Mi misi dietro calandomi i calzoni e i boxer e so solo che in un attimo mi stavo masturbando sul suo fondo schiena, strusciandolo avanti e indietro tra le sue chiappe. Con l’aiuto del pollice, spinsi improvvisamente la cappella dentro il buco del culo di Laura, a secco, senza lubrificarglielo come il giorno prima. Con la cappella gli trivellavo il buco del culo, infilandomi sempre più in profondità, allargandola tutta quanta.
    
    Sentivo il mio cazzo che si spingeva sempre più dentro di lei. Laura provava una sensazione mista di dolore intenso e di piacere perverso. Mentre glielo ...
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