Di quando col pancione avevo avuto un rapporto saffico con la fidanzata di mio figlio - 9
Data: 22/12/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: Una madre
... labbra serrate pennellate dalla sua lingua,mi aveva costretta a dischiuderle aprendo così un varco alla sua intrusione. La carezza poi,delle sue dita sui miei capezzoli mi avevano provocato un brivido sulla schiena accompagnando poi,tutto il mio corpo verso un languido abbandono. Avevo ceduto. Non ero perfettamente cosciente verso che cosa stavo cedendo ma sentivo di aver ceduto verso qualcosa di coinvolgente ma sconosciuto. -Hai delle labbra morbide ed un sapore dolce....abbandonati Giovanna....fammi sentire la tua lingua....balla con me....intrecciala alla mia....fammela sentire turgida...morbida...viva e vogliosa...come la mia in questo momento che vuole penetrarti come un piccolo pene o come la mia bocca che ti vuole turgida come un piccolo membro.- Mi sospirava nei momenti in cui si staccava per riprendere fiato. Io oramai ero partita rapita dalla sua dolcezza,dalle sue carezze e dalle sue parole. Mentre ci baciavamo,aveva cominciato a slacciarmi la camicetta facendo esplodere i seni verso l'esterno e subito,staccandosi dalle mie labbra,si era abbassata per imboccare i capezzoli già turgidi,prima l'uno e poi l'altro. -Che seni che hai mamma.....mai ne avevo visto ne toccato uno così....meraviglioso.- Poi,mentre continuava a baciarmi le tette,mi aveva portato una mano tra le cosce trovandomi bagnata e senza mutandine come mi aveva insegnato a fare mio figlio. -Mmmmmmm....sei senza intimo proprio come piace a me.- Aveva mugugnato in preda ad una montante libidine ...
... dopo avermi scoperta nuda. Poi,tenendosi aggrappata alle mie mammelle come se fossero maniglie,si era lasciata scivolare sino al punto in cui,sollevandomi la gonna aveva cominciato a scorrere con la lingua umida sulla mia pancia e sul monte di venere,ancora depilato,per soffermarsi a titillare la clitoride con la lingua. Mi leccava,mi succhiava e mi mordeva con una maestria per me sconosciuta. Non mi aveva ancora neanche sfiorato le piccole lebbra che rantolando e scuotendomi a scatti,avevo raggiunto un devastante orgasmo. -Ti voglio leccare la fica...ti voglio aprire in cerca del tesoro che vi custodisci....voglio farti morire di piacere....mamma....- Mi aveva detto con voce carica di libidine nel momento in cui affondava il viso tra le mie cosce e la bocca tra le valve della mia fica aperta e grondante di umori, Mi pareva di impazzire tanto intenso era il piacere e tanto sconosciute erano le sensazioni che stavo provando in quel momento. Dopo avermi regalato l'ennesimo orgasmo,Mara si era risollevata e si era seduta ancora accanto a me e cingendomi per la vita,si era accostata al mio orecchio e mi aveva bisbigliato: -Ti è piaciuto mammina?- -Si...- Avevo trovato appena la forza di rispondere con la bocca arsa ed un filo di voce. -Sai mammina sei docile e poi....hai un ottimo sapore. Gusto di signora in attesa con sentore di sperma del figlio e retrogusto di miele e di panna! Il tuo sesso offre una spremuta in agrodolce in cui sono presenti tutte le essenze di una spiccata ...