1. La svolta


    Data: 23/12/2018, Categorie: Lesbo Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... s�allontanò, Cecilia in quella circostanza si sentì un po� in pena per lei:�Come la tratti male, quella figliola vuole solamente essere gentile. Ti vuole un bene, poi sei brava con i ragazzi�. Molto di più con le ragazze, questo pensò Marina, malgrado ciò non disse niente, perché stavano già arrivando i primi clienti.Quella che ne seguì fu una mattinata tranquilla, poiché non c�era tanta gente e neanche il pomeriggio avevano faticato tanto, contando e selezionando quelle noiose e numerosissime monetine alle casse. Era quasi l�ora di chiusura e Cecilia nel camice azzurro che portava sull�intimo era più attraente del solito, perché dal commento che ne scaturì quella mattina Marina non poté fare a meno di guardarle le tette, che fuoriuscivano in maniera vistosa dalla scollatura come le montagne del McDonald, facendole venire voglia d�analizzarle e d�esaminarle con le mani. Un ricciolo di capelli neri le era caduto dal berretto fino a scivolarle sul collo, lei era così desiderabile che bisognava fare qualcosa. Intanto Sandra era al bancone della frutta, Germano dei salumi era andato in farmacia e Piero il proprietario non usciva mai dal suo ufficio, dal momento che quando non c�era non se ne accorgeva nessuno:�Cecilia, ci hai fatto caso? Che cos�era quel rumore?� - esclamò all�improvviso.�Quale rumore, io non ho sentito niente�.�Veniva dallo sgabuzzino, sembrava come se ci fosse qualcuno, come quella volta che Germano perse le chiavi ed entrò dalla finestra, dai andiamo a ...
    ... vedere�.Cecilia era ancora diffidente e dubbiosa, dato che lei non aveva udito proprio niente.�Marina, ascolta, non possiamo allontanarci tutte e due dalla cassa�.�Dai, non fare la fifona, andiamo a vedere, tanto non viene nessuno. Alla cassa ci mando Sandra�. L�afferrò per mano e la condusse verso lo sgabuzzino.�Pino, va� alla cassa per un momento, perché io e Cecilia dobbiamo andare nello sgabuzzino�. Sandra non era per niente scema, conosceva Marina, in quanto sapeva che da mesi seguiva Cecilia perché se la voleva scopare.�Non posso muovermi da qua, va� tu da sola e manda Cecilia alla cassa�.Marina che aveva un gran caratterino andò dritta dietro il bancone intimandole tra i denti di non fare la stronza e di recarsi alla cassa. Gli occhi di brace di Marina erano palesemente efficaci ed eloquenti, Sandra andò sbuffando verso le casse sbraitando:�Va bene, ma fate presto, perché io con gli euro non sono tanto capace�. Finalmente Marina riuscì a portare Cecilia nello sgabuzzino.�Qua dentro non c�&egrave nessuno� - disse subito Cecilia.�Che strano, mi era sembrato d�aver sentito qualcosa. Attenta alla sedia Cecilia altrimenti cadi�.La sedia era lontana più d�un metro, eppure era l�occasione giusta e propizia per abbracciarla fingendo di sostenerla. In tal modo rimasero là ridendo come due sceme per lo spavento, abbracciate e strette come se dovessero ballare un ballo lento:�Avevi ragione tu Cecilia, adesso le sento eccome, le tue bocce sono cresciute�.�Dai, che cosa dici�.Cecilia era ...
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