1. Non ci credevi, ma stavi godendo


    Data: 25/12/2018, Categorie: Etero Autore: Il Musicista

    Te ne avevo parlato, tu non ci credevi. Ridevi, facevi finta che non ti interessasse ma ogni volta che dopo avertene parlato si capiva perfettamente che quello che avevo detto ti aveva incuriosito.Uscivamo da poco e il nostro rapporto era ancora superficiale, ma tu mi piacevi, e io sapevo di piacerti. Parlavamo liberamente, di vita, di lavoro e di sesso. Non c�erano filtri o giudizi e ci piaceva giocare e stuzzicarci, e far aumentare il nostro desiderio. Non mi ero fatto problemi a vantarmi con te: �Le ragazze quando mi fanno un pompino godono tutte intensamente, e quasi sempre mi dicono che una sensazione così non l�avevano mai provata� ti avevo detto.A molte ragazze piace certamente dare piacere al loro uomo, ma con me era diverso. Il modo in cui godevo, in cui desideravo che la loro bocca scorresse sulla mia pelle, il piacere che provavo, le nutriva ogni volta e provavano sensazioni prima sconosciute.Non so come, ma era così.Esteticamente sono un ragazzo piuttosto normale, ma alle donne piaccio, forse perch&egrave so quello che voglio, so come ottenerlo, e il mio lavoro mi espone spesso al pubblico, agli applausi, al consenso e spesso la visibilità che ho mi dà certe possibilità.Amo il sesso e le belle donne, non vado con quelle brutte e nemmeno bruttine, ma la cosa che adoro di più &egrave ricevere lunghi e intensi pompini, &egrave un aspetto del sesso a cui non so rinunciare ed &egrave forse per questo desiderio che le donne godono così quando mi offrono le loro ...
    ... labbra.Quella sera avevo deciso che la tua bocca mi avrebbe dato piacere, e che mi avresti bevuto.Eri stupenda, 29 anni, un trucco leggero, lineamenti dolci, jeans aderenti, un culo favoloso, una camicetta sbottonata il giusto che metteva in risalto la tua terza perfetta del tuo seno sodo e che non aspettava altro di essere leccato. Ma il particolare che ti rendeva perfetta erano i tuoi sandali dorati con il tacco alto. Sapevi quanto mi piacciono i tacchi nelle donne, te lo avevo raccontato la nostra uscita precedente, e avevi scelto delle scarpe davvero sexy che ti slanciano e ti rendevano irresistibile. Ma la tua bocca e le tue labbra, non volgari e leggermente lucide, mi facevano impazzire. Le desideravo.Dopo averti detto quanto le donne godono nel succhiarmelo tu scherzavi, mi prendevi in giro, mi dicevi che lo dicevo solo incuriosire le donne per arrivare dove volevo, ed era proprio così. Fingevi disinteresse e distacco, ma quella frase ti era rimasta impressa e ti stavi chiedendo se non raccontavo solo balle.Sapevi di piacermi, che eri bellissima e che avresti potuto avermi, e che anch�io ti desideravo.Quella sera a cena i discorsi continuarono, passando da argomenti seri ad altri molto frivoli. Avevamo bevuto, non troppo ma il giusto per essere euforici. Eravamo eccitati, e non avevi dimenticato quello che ti avevo detto. Ormai non riuscivi a pensare altro.Dopo cena entrammo in macchina, e subito tu mi dissi: �Andiamo a casa mia�. Ti guardai un po� sorpreso e tu subito: �Dai ...
«123»