1. Il falegname mi ha stregato con quella mazza


    Data: 03/10/2017, Categorie: Prime Esperienze Autore: violettaselvaggia, Fonte: Annunci69

    L’idea di rivedere il mio amico falegname dal cazzo grosso non mi lascia tregua. Desidero intensamente avere con lui un altro rapporto intimo. Lo voglio incontrare subito. Il solo pensiero che lo posso incontrare mi fa sentire pazzo di gioia. E’ l’unico uomo al quale mi sono concesso senza sentire il desiderio di incularlo a mia volta. Mi ha sottomesso. Ho fatto solo e soltanto la troietta. Ma voglio fare di più. Quell’uomo maturo mi attrae, sprigiona in me una libidine incontenibile. Arrivo vicino al suo laboratorio di falegnameria, mi avvicino per vedere se è solo. E’ solo, sta lavorando al banco. Faccio capolino e saluto: “Ciao”.
    
    Alza lo sguardo verso la porta e risponde al saluto; “Ciao! Che fai da queste parti? Entra.” “Sono venuto appositamente per trovare te. Ho voglia di stare insieme,se tu vuoi.” Mi guarda incredulo, ha un attimo di silenzio: “Voglio e come!”
    
    Poi mi indica una porta in fondo allo stanzone in cui lavora: “Entra, vengo subito. Il tempo di bassare la saracinesca. Meglio evitare rotture di scatole. Aspettavo un cliente ma vuol dire che trovando chiuso, tornerà domani.” Mi avvio verso il luogo indicato, apro la porta su cui c’è la targhetta “Privato”. Un grande divano, un armadio antico con specchiera, un’ altra porta su cui campeggia la targa “bagno”. L’apro perché ho bisogno di pisciare. C’è la tazza, il lavabo, il bidè. Piscio e mi trattengo un po’ dinanzi allo specchio posto sul lavabo. Mi sento un po’ sudato e decido anche di rinfrescarmi ...
    ... il culetto. Esco e il divano è trasformato in letto. Il falegname se ne sta seduto. “Non ho perso tempo.”. Si alza per andare in bagno: “Voglio solo rinfrescarmi un po’. Tu intanto spogliati. Fatti trovare pronto.” Lo blocco, lo butto sul letto. Lui mi lascia fare. Gli tolgo la camicia, la maglietta, Sa di sudore ma mi piace e gli lecco il petto villoso. Lui si sciala e non parla. Gli tolgo i pantaloni da sopra le mutande gli accarezzo il pene semiduro. Gli tolgo anche le mutande. Ora il mio bel maturo e cazzuto falegname è nudo come lo voglio io. Mi si è frantumata ogni barriera del pudore. Annuso i genitali, si sente odore di piscio. Fa per alzarsi: “vado in bagno, piscio e faccio il bidè.” “No! Per ora ti voglio come sei.” Gli accarezzo il pene orami ingrossato lo scapocchio. Si, il bide ci voleva ma è proprio quel puzzo e quella specie di patina gialla che si forma attorno la capocchia che mi piace. Prendo il cazzo tutto in bocca e comincio il pompino. Sono piegato tutto su di lui. Ad un tratto sento qualcosa di duro e liscio poggiarsi sui pantaloni nella parte del culo. Lui mi dice subito: “e’ un fallo di legno, serve per stuzzicarmi il culo quando mi masturbo dinanzi allo specchio.” Smetto di spompinarlo e mi ribello: io voglio il tuo cazzo in carne e ossa non queste porcherie.” Si alza “mi stavi facendo venire. Per poco non ti ho sborrato in bocca. Adesso vado a rinfrescarmi. Spogliati intanto.” Ubbidisco. Mi metto nudo e bevo direttamente dalla bottiglia che era sul ...
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