1. Pausa caffè


    Data: 25/12/2018, Categorie: Etero Autore: Amelie

    ... vistoso"non...ma, dai ora vattene ti prego..." inizia un'arrampicata sugli specchi"glielo chiedo perché io ho finito..." mi sono istintivamente inumidita le labbra, certo che quando mi ci metto mi comporto proprio da troia..."ti prego sono in imbarazzo..." come se dal colore del suo viso non me ne fossi accorta... Mi avvicino ancora, sono a meno di un metro da lui, ora sta tremando e io non voglio essere un'amichetta della figlia su cui farsi seghe, una delle tante... Allungo una mano verso il suo pacco mentre lui con la schiena allo scaffale delle bibite non può indietreggiare"facciamo che le do un aiutino e poi ci dimentichiamo di tutto" Apre la bocca come per parlare ma non escono suoni è pietrificato, sollevo leggermente la maglia e mi accorgo che nella fretta non si é nemmeno chiuso i pantaloni, la mia manina scivola tra la lampo e i cotone dei suoi boxer, ha un sussulto..."non vuole mica tornare così di la da Francy no? E poi se la sentiamo arrivare possiamo sempre dire di esserci fermati a fare due chiacchiere..." così dicendo riesco con un po' di fatica a estrarlo anche dai boxer e comincio un lento su e giù, lui continua a sembrare in trance... Allungo la mano, lo avvolgo e scendo a carezzargli le palle, grosse dure e avvolte da una folta peluria grigia, lo vedo deglutire a fatica, poi con le dita torno ad avvolgere il suo cazzo appena sotto la cappella e accelero leggermente."com'é signor Vidale? Va bene?" glielo chiedo con gli occhietti da cerbiatta mentre lo ...
    ... guardo fisso in viso"...sei...bravissima..." comincia ad ansimare e allunga una mano a sfiorarmi un seno"non fa complimenti eh?" ormai ha gli occhi iniettati di sangue guarda dritto verso la manina ventenne che lo sta segando e intanto impasta il mio piccolo seno attraverso la maglia attillata. Sento il cazzo che si irrigidisce, la vena pulsare, questo é il momento di portare a termine il giochino... Mentre continuo la mia sega passo un dito sulla cappella poi accelero e con l'altra mano vado a ripararmi dalla schizzo, copioso come potevo immaginare. Lui si getta con la schiena contro lo scaffale mentre quasi mi provoca dolore quando agguanta il mio capezzolo e gli da una strizzata, mi ha riempito la manina di sperma e ora mi porge uno straccio per pulirmi, poi mi accorgo che qualche goccia e' rimasta sull'altra mano e mi gioco l'ultima pugnalata, l'avvicino alla bocca e gli passo lenta la lingua sopra mentre lo guardo negli occhi...lo lascio così, attonito, forse la spiata, forse la sega o forse la leccatina allo sperma ma lui non esprime emozioni é solo basito mentre cerca di ricomporsi senza riuscirci veramente."arrivederci signor Vidale" lo dico alzando la voce per giustificare quei pochi minuti passati in magazzino poi gli strizzo l'occhio e corro verso l'uscita, dove incontro la figlia"ma quanto sei stata in bagno??""sono rimasta a fare due parole con tuo papà!""una volta le mie amiche venivano al bar per chiacchierare con me! Chissà che gli fai alle donne tu" rivolta verso ...