1. Entrare nell'abisso


    Data: 26/12/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sesso di Gruppo Lesbo Autore: Lore6991, Fonte: RaccontiMilu

    Questa &egrave una storia che mi ha inviato una mia lettrice qualche tempo fa e parla della suo graduale sottomissione ad un uomo, che scriverò come se fosse lei a scrivere. Questa &egrave la mia storia, una storia di perversioni, erotismo, sottomissione e pensieri. Mi chiamo Anna ho 37 anni vivo nel nord Italia lavoro in un negozio come commessa. Fisicamente sono una donna piacente a quello che dicono. Sono alta 1.70, mora capelli lunghi lisci, fisico tenuto in forma da anni e anni di palestra, ho una terza misura piena e un sedere a mandolino sodo. Ero a lavoro, era una giornata come tutte le altre, quando entrò in negozio un uomo distinto sula cinquantina anni più anni meno. Era alto fisico atletico curato, capelli brizzolati corti. Era il ritratto dell'uomo affascinante con quell'aria di mistero che lo avvolgeva ad intrigare il tutto ancora di più. Chiese il mio parere su delle camicie e devo dire che anche la sua voce profonda, calda mi attirava sempre di più tanto che iniziai a fissarlo lui se ne accorse e mi rivolse un tenero sorriso che ricambiai. Feci il conto, lui pagò e se ne uscì lasciandomi il suo numero di telefono dicendomi di chiamarlo. Rimasi a pensare a lui fino alla fine del turno ed iniziai a sentire un calore provenire dal mio basso ventre così mi decisi a chiamarlo e fissammo una cena per la sera stessa. Una volta staccato da lavoro mi recai a casa cominciando i preparativi: doccia, trucco, capelli e vestiti. Mi misi un completo intimo nero di pizzo, ...
    ... un tubino che esaltava le mie forme ed un paio di décolleté nere tacco 12. Mi guardai allo specchio pronta e fiera del risultato. Mi squillò il telefono era lui, chiusi casa e scesi raggiungendolo nella sua auto sportiva di lusso. Arrivammo in un ristorante di classe e molto legante dove ordinammo una bottiglia di vino rosso. La cena prosegui bene tra una chiacchierata l'altra, lui era single perche non aveva trovato quello che voleva e per la prima volta mi guardò in un modo strano, intenso, uno di quegli sguardi che ti penetrano e complice anche il vino mi sentii sottomessa a lui ma stranamente eccitata. Terminata la cena, andammo a casa sua. Arrivati nella sua residenza mi fece accomodare, aveva una casa bellissima, curata e tenuta molto bene. Mi disse di accomodarmi sul divano, lui si diresse in cucina e tornò con un paio di calice e del buon vino che gustammo allegramente. Continuammo a parlare delle nostre vite fino a quando per la seconda volta mi lanciò uno sguardo intenso ed io abbassai lo sguardo perche ancora una volta mi sentivo intimorita. Fu la reazione che aspettava, mi prese i polsi, me li mise dietro la schiena mi baciò. Un bacio lungo e interminabile, le nostre lingue danzavano nelle nostre bocche, ed il fatto che io ero costretta con i polsi dietro la schiena mi stava tremendamente eccitare. Passò a baciarmi il collo ed io iniziai ad ansimare, mi lasciò un polso e passò la sua mano tra le mie cosce esclamando che ero tutta bagnata e che sarei dovuta essere ...
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