Incubo o realtà? ( seconda parte)
Data: 28/12/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Pamts
Passarono due settimane da quando l'aveva rapita. Ogni giorno era la stessa routine. La mattina per una mezz'ora la torturava con il suo giocattolino. Poi la portava al bagno per pulirla, a volte la scopava nella doccia sotto il getto di acqua calda altre volte solo per pulirla e coccolarla in vasca da bagno. Poi le faceva mangiare qualcosa di veloce e la lasciava riposare un paio d'ore. Poi a metà pomeriggio andava in camera e la scopava selvaggiamente fino a sera tarda. Le faceva male dappertutto. Aveva lividi su tutto il corpo e piccole ferite e tagli alle parti intime che le sanguinavano in continuazione. Lui se ne rese conto. Così decise di darle una tregua per qualche giorno. Le portava la colazione il pranzo e la cena in camera. La aiutava a farsi la doccia, e le massaggiava il corpo con degli oli o creme profumate accarezzandola dolcemente. A volte la baciava delicatamente lungo il corpo e tra le gambe. Lei era più che sicura che lui la drogava con dei calmanti per tenerla buona e senza forze. Doveva trovare un modo per andarsene da quell' inferno. Pensava a chi si credesse di essere per tenerla prigioniera fingendo di essere una coppia particolare di sposini. Così un giorno, pensando di essere sola avendolo sentito uscire, andò alla porta della camera e si sorprese a trovarla aperta. Si vestì velocemente, e fece per uscire di corsa fuori da quell' inferno. Ma appena fece per aprire la porta di casa se lo ritrovò davanti. Si paralizzò dalla paura. Nonostante lui ...
... sembrasse calmo e tranquillo, aveva uno sguardo glaciale. Scuro. Si sentiva tradito e infuriato. Entrò velocemente in casa, la prese per i capelli e la tirò fino alla cucina. Lei cadde un paio di volte. Lui la fece rialzare sempre tenendola per i capelli. Iniziò a urlarle in faccia e a schiaffeggiarla vedendo che lei non reagiva. Così le strappo i vestiti di dosso, la buttò per terra, si mise sopra di lei bloccandole i polsi sul petto e si fermò a guardarla. Lei era terrorizzata. Lui lo sapeva. Lei lo aveva colto di sorpresa. Lui aveva colto lei di sorpresa con la sua ferocia. Continuava a fissarla negli occhi. Mentre con una mano iniziava ad accarezzarle il viso, stringendole la mascella. Poi lentamente scese al collo, che accarezzò delicatamente prima di stringerlo. Continuava a guardarla. Cercava di cogliere qualche reazione. Lei deglutì, cercando di non guardarlo. "Guardami. Devi guardarmi cazzo." Le disse lui rigido, sussurrandole all' orecchio. Continuò a scendere, le accarezzò i seni e il ventre, pizzicandosi i capezzoli, prima di scendere a baciarli e leccarli come farebbe un bambino con sua madre. Poi le diede piccoli morsi, risalendo a guardarla prima di stringerli. Le accarezzò le natiche, scendendo lungo le gambe fino alle caviglie e risalendo, penetrandola duramente con due dita. Si fermò e la guardò. Iniziò a massaggiarla piano tra le gambe. Baciandole il collo e il lobo dell' orecchio. Poco dopo iniziò a masturbarla più velocemente e rudemente. La sentiva stretta, ...