Le disavventure di anna 3
Data: 28/12/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: masterlucio
... riapparvero mi slegarono e mi tirarono giu dal soffitto e mi lasciarono per terra ancora dolorante ma, magari vivo, calò la sera e venne il mattino alle prime luci dell’alba mi svegliai, riuscii a recuperare un po' di forze cosi mi alzai ero ancora nudo cercai e trovai qualcosa che riuscì a coprirmi e cercai piano senza far rumore di scappare andare alla polizia e cercare finalmente Anna, facevo un passo alla volta mi accucciavo cercando di non farmi vedere ne far rumore, ma appena arrivai al cancelletto che mi separava dalla strada, mi trovai davanti uno dei neri era enorme muscoloso come hulk che mi guardò e rideva, quella risatina che aveva sulle lebbra mi dava un fastidio che non riesco a descrivere, mi guardò e senza neanche fare domande mi prese per sotto l’ascella e mi riportò dentro sbattendomi letteralmente sul pavimento della stalla, in quel momento uscirono anche gli altri perché avevano sentito il tonfo della mia caduta, mi guardava Mustafà e rideva “ ma veramente credevi che era cosi semplice scappare da noi?” “ voglio sapere dove sta Anna dove l’avete lasciata e perché non ritorna e se non me lo dite……” Mustafà e tutti i neri si misero a ridere sguaiatamente, due di loro mi sollevarono come se non pesassi niente e mi portarono in casa finalmente, subito cercai con gli occhi Anna che non vidi volevo correre sopra nella camera da letto ma poi guardandomi intorno vidi che i neri erano sempre dieci e Anna? Non si sentiva ne gridare ne mugolare tutto era in ...
... silenzio. Guardando meglio mi accorsi che c’era una specie di gogna all’incontrario cioè sembrava che mi avessero sfasciato la tavola da pranzo trasformandola in un qualcosa che non riuscivo a capire a che cosa potesse servire, Mustafà mi dette una bottiglia di acqua perché ero senza bere ne mangiare da molto tempo, la bevvi quasi tutta in un sorso solo, poi indicò due di loro “ tu e tu preparatelo” mi presero mi sollevarono e mi misero di spalle sul ripiano del tavolo mi misero la testa al bordo legandola con la nuca lasciando la testa che vedeva la stanza piegata all’indietro, mi legarono le braccia ai bordi del tavolo, una cintura mi fu messa bloccandomi la pancia e infine alzarono due pali alla fine della tavolo dove alzandomi le gambe me le legarono vicino, ecco a cosa serviva, pensai ebbi una paura folle che mi volessero sgozzare con il collo messo in quella maniera ma……..non fu come avevo pensato. Sentivo un gran trambusto ma non vedevo niente poi…………………….qualcuno mi passò qualcosa tra le gambe bagnando molto bene il buco del culo, allora il mio cuore parti a mille non volevo essere violentato dai neri, non ero razzista ma non volevo che mi toccassero ( lo avevano già fatto) ma questo non lo accettavo, cosi cominciai ad urlare molto gridavo come se non ci fosse un domani, siccome gridavo non mi accorsi che uno dei neri mi sistemò tra i denti un divaricatore che manteneva la mia bocca larga, e subito dopo mi infilò il suo cazzo dentro era enorme e quasi strusciava vicino al ...