Desiderio 7 – piacere di avervi conosciuto – parte prima
Data: 30/12/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Aleppe
... Roberta Gemma.
Seduta nella vasca, Gianna cominciò a massaggiarle le spalle e la schiena, arrischiandosi ogni tanto alla base del seno. «Sei veramente una bella donna» ed altre idiozie simili erano le frasi che formulava in un improbabile dialogo finalizzato solo a non dare troppo nell’occhio mentre le carezze si avvicinavano sempre più alla zona pubica. Strategia che sembrava funzionare considerato che Patrizia si godeva quel trattamento senza fiatare e ad occhi chiusi. Non impiegarono molto tempo le mani di Gianna a raggiungere le labbra della fessura di Patrizia, dischiudendole e cominciando un lungo massaggio al clitoride. Questa volta però Patrizia sussultò e voleva protestare, ma anche stavolta Gianna l’anticipo dicendole: «Tranquilla, goditi questo massaggio.» Patrizia allora si voltò verso mia moglie con uno sguardo interrogativo, ma anche lei fu pronta ad anticiparla dicendole: «Siamo tutte donne, no? Non ti preoccupare.».
Patrizia rivolse ancora per qualche istante lo sguardo interrogativo verso le due donne, ma poi cedette, si lasciò andare e godeva del trattamento del massaggio subito. Nel frattempo sempre più insistente, infatti le dita di Gianna erano già entrate a man bassa nella fessura di Patrizia, compiendo un vero e proprio ditalino. Con l’altra mano massaggiava invece una generosa tetta, mentre mia moglie, chinatasi sulla donna, dopo i primi «Oooohhhh» di questa cominciò dapprima a tittillarle i capezzoli e quindi a leccarli spudoratamente. ...
... «Ragazze, vi prego, state ferme. Non ho mai fatto questo genere di cose, poi non vi conosco neppure …» provò a replicare Patrizia, ma subito Gianna «Rilassati, te l’abbiamo detto, siamo tra donne e nessuno meglio di una donna sa come trattare una donna. Sei stanca, provata dall’incidente e hai bisogno di rilassarti un po’, non c’è nulla di male. E poi, vedrai, ti piacerà!». Quindi si chinò per leccarle l’altra tetta ed ormai Patrizia aveva due lingue sui capezzoli e mani che la fregavano dappertutto. Da non so dove spuntò fuori anche un dildo, di forma semplice, che subito le fu infilato nella fica, mentre le dita si spostarono a rovistarle il culetto. Patrizia, distesa nella vasca, la testa coperta dall’asciugamano reclinata sul bordo della vasca, gli occhi chiusi e sul corpo tracce di bagnoschiuma, le cosce completamente, ma soprattutto oscenamente spalancate, accarezzate al loro interno dalle due ancelle, era stupenda. Emise infine un lungo «Oooohhhh» che segnalava il raggiungimento dell’orgasmo.
«Bene, adesso vieni fuori che ti asciughiamo», le sussurrò allora in un orecchio Gianna. Patrizia si alzò, uscì dalla vasca e Gianna e Cinzia le furono subito intorno ciascuna con un asciugamano che le strofinarono addosso, senza perdere l’occasione per palparla e frugarla in ogni anfratto. Poi si spogliarono anche loro, Gianna trasse da un cassetto uno strapon, una cintura con un enorme cazzo di plastica nero e le si avvicinò. Patrizia non capì immediatamente le intenzioni di Gianna, ...