1. L'erasmus p. 2


    Data: 31/12/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Annaa93, Fonte: EroticiRacconti

    Il mattino seguente aprii gli occhi attorno alle 11. Realizzai subito cosa era successo la sera prima e mi voltai verso l'altro letto che era vuoto, per fortuna perchè non avrei saputo con che coraggio guardarli e come comportarmi. Guardai in alto, anche Julie che aveva dormito nel mio letto a castello non c'era. Poco dopo lei uscì dal bagno, i nostri sguardi si incrociarono subito e scoppiammo a ridere. Il tempo di sistemarci e non potemmo far altro che commentare. Mi confessò di esser dolorante e di aver dovuto ricorrere ad una crema rettale che aveva comprato in una farmacia vicino all'ostello poco prima che mi svegliassi. Ciò nonostante le sue voglie non si erano placate: mi rimproverò di aver scelto Tom, a suo dire il più carino dei due, quello con cazzo più grosso e soprattutto quello più bravo a letto. Così non mi disse subito che prima della nostra partenza avrebbe voluto avere Tom tutto per sè. Io ovviamente non mi opposi, anche perché, ben sapendo di dover dormire un'altra notte con i ragazzi australiani, neanche le mie di voglie si erano placate. La nostra giornata passò velocemente con un giro piuttosto distratto della città. Non incontrammo mai Tom ed Harry e non avevamo neanche come contattarli visto che la sera prima non ci eravamo scambiati i nostri numeri. Attorno alle 6 tornammo in ostello e in stanza trovammo Tom che stava sistemando i suoi vestiti lasciati sul letto. A parte qualche sorriso malizioso, ci limitammo a chiedere cosa avevano fatto durante il ...
    ... giorno, poi lui continuò a sistemare e noi ci riposammo sui nostri letti. Dopo un po' iniziammo anche noi a sistemare le nostre cose e Tom chiese se poteva occupare il bagno per cambiarsi. Julie non si fece sfuggire l'occasione e prontamente rispose in maniera provocatoria: "dopo tutto quello che abbiamo combinato ieri sera, ti vergogni a cambiarti davanti a noi?". Scoppiammo a ridere e Tom rispose "beh, se vi sono piaciuto così tanto mi cambio qui allora". Si tolse la maglia sportiva che indossava, i bermuda e dopo un po' di esitazione, ma sotto i nostri occhi insistenti, anche i boxer. Rimase con le sole infradito. Fissammo il suo pene, questa volta moscio ma comunque grosso, e le sue palle davvero grandi. "Se non vi dispiace mi vado a lavare". S'infilò in bagno e uscì dopo qualche minuto con una tovaglia bianca che lo copriva dalla vita in giù. Julie si rivolse di nuovo a lui dicendo "mi hai fatto male ieri sera". "Credevo di averti fatto godere, vista la tua reazione", rispose lui. "Ho goduto ma non abbastanza, proprio perchè mi hai un po' fatto male. Dovresti farti perdonare". Tom si avvicinò a Julie che era seduta accanto a me e le disse "dimmi come posso farmi perdonare". Lei gli tolse la tovaglia e iniziò subito a toccare il suo pene, scoprendo e ricoprendo a ritmo lento la sua cappella. Appena lui mi guardò mi avvicinai e iniziai a massaggiare le sue grosse palle. Mentre il suo pene si gonfiava io e Julie iniziammo a dargli piacere con le nostre bocche. Lei in realtà ...
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