1. Il camionista - parte 2


    Data: 19/08/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: foxtied, Fonte: Annunci69

    Va avanti così per un po’, senza più dire nulla, continuando a godersi la scena che comunque sta filmando. Di tanto in tanto aumenta la velocità dello stantuffo che spinge il dildo, per poi rallentarlo di nuovo. Si allontana di qualche metro e inizia a spogliarsi, fino a restare in slip e maglietta. Si avvicina al tavolo sul lato del vano e sistema le corde predisposte, come se avesse deciso di spostarmi sopra il tavolo stesso. Ne abbassa le quattro gambe telescopiche, portando il piano a meno di un metro da terra.
    
    Va verso la cassetta degli attrezzi e ne estrae una boccetta scura con un panno: lo imbeve per bene e poi viene verso di me. Mi passa dietro le spalle e poi me lo preme fortemente sul viso, obbligandomi a respirarne i vapori. Non posso oppormi in alcun modo, sono legato strettissimo. In pochi istanti la vista mi si annebbia, fino a diventare tutto buio.
    
    Riprendo lentamente i sensi e, prima ancora che la vista si schiarisca, sento di essere legato incaprettato… la prima cosa che avverto è una corda attorno al collo che mi inarca all’indietro verso i polsi, polsi che sono collegati alle caviglie legate incrociate. Ho la bocca aperta e divaricata da un bavaglio ad anello serrato molto strettamente. Man mano che la sensibilità ritorna, sento di avere un plug nell’ano, abbastanza largo e lungo, ma almeno questo non è a stantuffo. La vista si schiarisce e vedo lui davanti a me, con il pene in mano, eretto e duro… “Ce ne hai messo a svegliarti… forse ti ho fatto ...
    ... respirare troppo cloroformio, ma dovevo legarti per bene… Ora che sei sveglio ti scopo in bocca, ma è solo per rompere il ghiaccio”. Accenno a muovermi, ma è inutile, anche le braccia e i gomiti sono legati e il cappio intorno al collo mi obbliga a tenere la testa rialzata…
    
    Senza altre parole me lo infila in bocca attraverso l’anello che mi divarica le mascelle… spinge a fondo, mi tocca la gola… mi scopa a forza, senza darmi possibilità di sottrarmi.
    
    La situazione, per quanto forzata, mi genera comunque un’eccitazione e proprio questa eccitazione mi fa rendere conto di avere testicoli e pene avvolti da grossi elastici: essendo a pancia in giù il peso me lo schiaccia contro il tavolo e gli elastici me lo fanno diventare sempre più duro.
    
    Una videocamera riprende la scena molto da vicino, il suo pene entra e esce dalla mia bocca continuamente, senza pause… mentre mi scopa in bocca inizia a frustarmi la schiena con una cinghia di cuoio, senza affondare troppo i colpi, ma quanto basta per farmi contorcere e serrare il cappio attorno al collo. Mi manca l’aria e, avendo la bocca sempre piena del suo pene, posso respirare solo con il naso… ed è allora che me lo tappa con due dita: mi sento soffocare e, per contro, il mio pene diventa ancora più duro e dolorante per la costrizione. Le frustate si spostano sui piedi, soprattutto sulle piante ben esposte… continua così per almeno un quarto d’ora, soffocandomi con il suo pene dentro la bocca. Nel momento in cui me lo affonda ...
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