1. Noi e lo specchio


    Data: 01/01/2019, Categorie: Etero Autore: Maddalena69

    LUI
    
    Il sudore mi cola dalla fronte sul naso fino a bagnarmi le labbra. Mi stendo e le dico “vieni sopra di me”.
    
    Prendo fiato, e poi mi piace così. Mi piace vedere la mia donna me che mi scopa coi suoi tempi, vederla muoversi con l’impeto o la dolcezza che sente e che vuole. Ruota le gambe e sale su di me. Con la mano mi afferra e mi porta dentro. Inizia a dare colpi di bacino, lenti e roteanti, come in una danza. Mi guarda maliziosa e sussurrando mi chiede “Mi senti?”, come a cercare un riscontro all’andatura della sua cavalcata.
    
    Sto impazzendo ... “sei fantastica” le bisbiglio con il filo di voce che mi resta dentro, chiuso come sono lì, imprigionato in una morsa di piacere. Eretta su di me, occhi chiusi come persi nel vuoto, sospiri profondi.
    
    L’aria entra forte dal naso, scende e gonfia il diaframma. Si appoggia con le mani sul petto come a cercare un sostegno, mi scopa prima forte, forte, fortissimo, ma poi rallenta, dolce e morbida come in un adagio barocco. Mi sta godendo tutto, si sta prendendo tutto di me.
    
    Un sorriso beffardo interrompe per un attimo questa estasi mistica. “Ma questo specchio?” mi chiede con tono malizioso.
    
    Già, questo specchio.
    
    Quando sono entrato in camera prima che arrivasse l’ho visto e subito ho pensato che chi l’aveva messo lì doveva essere perverso almeno quanto me. No...no... - mi sono detto tra me e me - questo non lo tocco ... anche a mettercelo io, avrei potuto solo fare di peggio. Sta bene dove sta. Inarco la ...
    ... schiena, provo a girare la testa e la vedo. Sta lì dentro, la cornice rosa di plastica la inquadra come fosse in tv. Inquadratura perfetta, da regista stellato di film porno. Il suo sesso sale e scende, inghiottendo e di colpo rilasciando il mio, per poi riprenderselo e farlo scomparire di nuovo.
    
    Con la testa all’indietro a godermi questa vista al cinemascope mi esce un “e che ne so! ... Stava qui” ma non trattengo una risata leggera che al dunque mi rende colpevole del misfatto...anche se, a dire il vero, tecnicamente mi dovrei pur sempre definire un complice. Non ci crede e le scappa da ridere pure lei. Per un po’ si guarda lì dentro compiaciuta e sorniona, ma poi torna a chiudere gli occhi e ad affidarsi di nuovo solo ai suoi sensi.
    
    Le piace di più concentrarsi sul momento, senza distrazioni pornografiche. La sento così tanto che mi alzo dal letto senza staccarmi da lei e me la siedo sopra alle gambe. Con le mani la cingo da dietro e inizio a spingerla verso di me. La guido al ritmo giusto, accompagnandola con dolce decisione. Mi piace. Le piace, e i suoi gemiti squarciano il soffitto e quel che resta della mia anima. Siamo vicini, fronte contro fronte, sguardo dentro sguardo, petto addosso a petto, io dentro di lei, lei sopra di me, una cosa sola.
    
    LEI
    
    Eccomi, tutta distesa sul tuo letto, immersa nelle mie fantasticherie e con uno sguardo allo specchio malandrino che hai collocato di fianco. Sono distesa prona, con i capelli scarmigliati e i brividi ancora addosso. ...
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