1. Noi e lo specchio


    Data: 01/01/2019, Categorie: Etero Autore: Maddalena69

    ... Guardando sottecchi colgo l’immagine che lo specchio mi rimanda. Non mi riconosco in questa donna bruna, allungata, nuda, con il culetto all’insù e lo sguardo dolcemente sperso. Non mi ritrovo in questa immagine: appaio troppo sedotta, troppo abbandonata e totalmente disarmata.
    
    Ma in effetti lo sono stata. Stasera tra le tue braccia, come l’altra volta e l’altra ancora.
    
    Negli occhi ho ancora il suo sguardo sensuale mentre stavamo facendo l'amore. "Vieni sopra di me?" mi ha sussurrato. Ed io ho seguito il suo invito. "Mi senti?" gli chiedo in un desiderio di conferma, mentre sento i miei spasmi interni che lo stringono in una dolce morsa. "Fantastica" bisbiglia estasiato. Questo é il sesso che piace a me, voglio sentirmi accolta da una persona di cui mi fido ed essere portata su in una spira di piacere e di sensazioni, consapevole che mi stai apprezzando, ti stai godendo tutto di me.
    
    Non adrenalina a mille, tensione e vertigine, botta nello stomaco e sensi di colpa. Piuttosto dolcezza, accoglienza, piacere felice di sé. Piacere che unisce, non che separa. Che fa stare bene, soprattutto il giorno dopo.
    
    Ma oggi è stato splendido.
    
    Si sono ...
    ... succeduti i fremiti, i sospiri, gli sguardi taglienti, le carezze audaci fino a creare vertigini, fino a originare baratri dove sprofondare dimenticando me stessa, noi stessi.
    
    Ora dallo specchio questa immagine di femmina appagata mi lusinga. Mi dimostra quanto posso essere esaltata, affascinata e seducente. Mi guardo immaginando gli occhi di lui su di me fino a pochi momenti fa. Con lo sguardo fisso sulla mia schiena mentre mi possedeva e giù in basso a fissare ipnotizzato l’incastro dei nostri corpi.
    
    Mi piace incrociare quello sguardo ed ogni volta mi dà un brivido di piacere infinito. Godo ad essere goduta. Godo nel sentirmi femmina e posseduta. E’ questa l’essenza della femminilità: riconoscere al proprio uomo il diritto di possesso.
    
    Tra un poco mi alzerò da questo letto e con movimenti resi molli dall’amore consumato, mi laverò, mi vestirò e scenderò in strada. Abbandonerò questa bolla incantata ed entrerò nel mondo reale, estraneo al mio incanto, dove si ignora tutto del nostro abbandono uno all’altra. Sento ancora su di me tutto il benessere delle tue carezze e schermata così affronto l'altra mia realtà, scissa da questo microcosmo creato da noi.
    
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