1. La prima volta - cap. 2


    Data: 01/01/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: Movimento1974

    Caricai il trolley e il suo cappottino sul sedile posteriore della Croma che mio padre mi aveva concesso intuendo l’importanza dell’occasione e dopo le ultime raccomandazioni e i saluti dei miei suoceri, partimmo per la nostra meta. Erano le 9 di mattina ed il programma, grazie ad un po’ di risparmi che entrambi avevamo fatto negli ultimi due mesi, prevedeva prima una gita in una località di mare che avremmo raggiunto prendendo la litoranea anziché l’autostrada, un pranzo in un ristorante in cui eravamo stati l’estate precedente, due coccole sulla spiaggia e poi dritti verso l’università che si trovava a poco più di 100 km dal ristorante. Partimmo e io non potevo fare a meno di ammirarla. Avevo un occhio alla strada e l’altro che la scrutava da cima a fondo. Non l’avevo mai vista così bella e con quell’espressione così fiera in volto. Come la macchina iniziò a riscaldarsi e l’aria calda a funzionare lei, accortasi delle mie attenzioni, inizio a provocarmi. Cominciò prima ad allungarsi sul sedile reclinando lo schienale e poi ad aprire e chiudere le cosce, facendo salire sempre più la gonna del suo vestitino nuovo che era arrivata quasi a farmi intravedere le mutandine sotto i collant.
    
    “A che stai pensando porco” mi disse.
    
    “Tesoro, e me lo chiedi? Ho una voglia matta di metterti una mano tra le cosce e sentire quant’è caldo il tuo fiorellino”
    
    “Solo a quello o ad altro?”
    
    “Altro cosa?”
    
    “Beh, fai finta di esserti dimenticato quello che mi farai stasera?”
    
    “Ah, ...
    ... quell’altro intendevi. Beh, è da quando ti sei decisa che non penso ad altro”
    
    “Mi farà male? L’ultima volta che abbiamo fatto l’amore l’ho sentito che hai spinto il dito dentro”
    
    “Non t’è piaciuto?”
    
    “Mi ha fatto male…”
    
    “Ma ti è piaciuto si o no?”
    
    “Ni…”
    
    “Quando dici così è un SI. Anche perché sono stato io quello che ti ha infilato il dito nel sedere mentre scopavamo e ho visto come spingevi il culo per sentirlo di più”
    
    “Sei uno stronzo….”
    
    “Un adorabile stronzo”
    
    “Si, un adorabile stronzo, ma sempre stronzo. Lo sai che mi piace quando giochi col mio culetto mentre scopiamo.
    
    Lo sento quando me lo tieni aperto, lo sai che mi piace quando lo accarezzi….ma tu vuoi sentirmelo dire vero?”
    
    “Si amore, mi piace sentirti dire che potresti venire anche con un dito nel culo”
    
    “Va bene si, mi piace venire con un dito ficcato in culo… o preferisci che dica con un dito ficcato nel buco del culo? Come suona “buco del culo”? B U C O D E L C U L O… hai sentito? Ti piace? Voglio sentire il duo dito che si infila nel mio buco del culo….”
    
    E mentre parlava così, con la voce sempre più sensuale, mi si avvicinò un po’ di più e si sbottonò due bottoni della camicia facendomi vedere i suoi magnifici seni contenuti da un bellissimo reggiseno nero.
    
    “Inizia a far caldo vero?” aggiunse la mia piccola strega che si divertiva a mandarmi su di giri specialmente quando ero in macchina a guidare e non potevo far altro se non tenere le mani sullo sterzo e sul cambio. Anche ...
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