1. Il bidello


    Data: 04/10/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: FSeed, Fonte: Annunci69

    ... dal lavoro. Mentre gli altri ragazzi andavano via Mario mi vide da solo nell'ingresso.
    
    "Che fai piccolo? Non vai a casa?".
    
    "Sono rimasto fuori casa e devo aspettare i miei che mi vengano a prendere" risposi io.
    
    "Dai allora vieni a farmi compagnia, devo dare una sistemata nel magazzino della palestra". Scendemmo giù in palestra e poi entrammo nel magazzino, una stanza polverosa e piena di attrezzi ginnici, alcuni forse non toccati da anni. Io mi sedetti su una sedia mentre Mario cominciava il suo lavoro. Parlammo di molte cose, se mi piaceva il calcio,cosa volevo fare dopo la scuola, delle ragazze. Sull'ultimo argomento rimasi un po vago, sparando quattro nomi a caso di ragazze che mi piacevano. Ad un certo punto Mario, vista la fatica, si tolse la camicia e rimase in canottiera, che metteva in evidenza i muscoli e i tatuaggi, insieme a una peluria ben distribuita sul petto. Forse Mario si accorse dei miei sguardi verso di lui.
    
    "Ma sei sicuro che ti piacciono le ragazze piccolo?"
    
    "Si. Perchè me lo chiedi?"
    
    "No chiedevo. Stai sempre con le ragazze, ma non ti ho mai visto provarci. Poi sei sempre carino e delicato".
    
    "Quindi secondo te sarei gay per questi motivi?" lo dissi quasi a bassa voce.
    
    "Guarda che non te devi mica vergognà? A me non me ne frega niente se sei gay. Pensa che io ho un cugino gay!"
    
    "Davvero? e come lo hai scoperto?" chiesi io incuriosito.
    
    "Quando c'avevo l'età tua mi ha chiesto se me poteva fa un pompino" rispose lui con un ...
    ... mezzo sorriso.
    
    "E tu che hai fatto?"
    
    "Gli ho detto di no, ovvio. Primo perchè è mi cugino, secondo perchè non so gay. Però lui dice sempre che i maschi so più bravi a fa certe cose".
    
    "Se non provi non lo scoprirai mai" risposi io. lui si voltò e mi guardò.
    
    "Non se sa mai nella vita. Forse una volta ci provo".
    
    "E se ti dicessi che sono gay, e che faccio dei fantastici pompini". Non so come diavolo mi uscì quella frase dalla bocca, ma uscì così e basta. Mario si girò lentamente e mi guardò.
    
    "Allora c'avevo ragione. Piccolo so contento per te, ma io non so gay".
    
    "Hai detto che non si sa mai nella vita" risposi io "E poi l'altro giorno hai detto che ho un bel culo".
    
    "Ma che centra. Era per dire". disse lui con tono non curante. Allora decisi di fare un gesto estremo. Mi alzai dalla sedia, andai verso una cattedra abbandonata nell'angolo, mi ci sdraiai sopra e calai i miei pantaloni, lasciando il culo in bella mostra.
    
    "Allora? Che ne pensi adesso?" dissi io in tono di sfida. Per tutta risposta Mario inizio a ridere.
    
    "Ammazza che mele che c'hai piccolo. Sembra davvero il culo di una ragazza".
    
    "Vieni a sentire quanto è liscio e sodo" dissi io. Per alcuni secondi non successe nulla, ma poi sentii i passi di Mario che si avvicinava verso di me, e poi una mano che mi accarezzava appena una natica. Il contatto della sua mano sulla mia pelle mi fece venire i brividi, e poco dopo le carezze divennero vere e proprie palpate. Non riuscivo a credere di aver ...