L'amica di un amico
Data: 02/01/2019,
Categorie:
Lesbo
Autore: Bollicina87, Fonte: Annunci69
... che colga di te chi ti guarderà… e in più svela con quale speranza ti sei preparata all'incontro: era davvero solo un incontro conoscitivo che ci aveva portato ad effetti inattesi, o la voglia e il desiderio erano dominanti già da prima?
Questi erano pensieri che mi frullavano in testa terminando l’ultimo sorso di vino… avanzo la proposta, e sembrava che non aspettasse altro, non restava che avvisare il marito.
Con discrezione mi allontano, approfitto del bagno, sapevo o meglio sentivo bene cosa mi sarei trovata tra le gambe: un lago di umori, un profumo che risale lungo il corpo e un sapore intenso e dolce.
Ecco che diventa chiaro quanto io stessa sia la persona che più mi eccita in assoluto: non ritrovo gusto più ammiccante, odore più persuadente e corpo più procace, di quando mi assaporo, mi annuso, mi tocco…
Tutta presa, cerco di darmi una leggera sistemata, e mentre ritorno al nostro tavolo, lei era ancora a telefono, rallento il passo, non voglio sembrare invadente e aspetto che lei termini la conversazione, ma inevitabilmente non posso non guardarla: era tranquilla, giustamente stava spiegando l’evoluzione della nostra conoscenza, e nel frattempo non faceva altro che strusciare le due gambe l’una contro l’altra e con un mano accarezzarsi dolce il seno da sopra il vestito… potevo solo immaginare le maialate che stava ascoltando e quanto il complice nascosto del marito fosse eccitato dall'altra parte del telefono; il tutto mi infoiava ...
... maggiormente.
Stacca, mi guarda, ci sorridiamo come due scolarette pronte ed eccitate alla loro indicibile marachella, andiamo. In macchina entrambe al loro posto, parliamo di tutt'altro, la voglia era già a mille, non c’era bisogno di stuzzicarsi ulteriormente.
Giunte a casa, così come per la scelta dell’intimo prima di uscire, la mia camera era già pronta ad accogliere, l’atmosfera era già quella giusta.
Pochi attimi, brevi sguardi e finalmente possiamo liberarci, ci baciamo, le sue mani sul mio culo, le mie sul suo seno.
Ci sfiliamo i vestiti, pochi e leggeri, entrambe lisce, liscissime, profumate come il cacao, labbra che sapevano di miele, ma soprattutto tanto tanto bagnate, e non c’era stato bisogno di infilare le mani nelle mutandine per sentirlo, era bastato sfiorarsi le cosce, ormai quasi fradice…stavamo letteralmente gocciolando.
Inaspettatamente fu lei ad alzare il tiro, mi spinse con decisione all'indietro sui tanti cuscini che mi piace tenere sul letto, non mi guardava più, non mi guardava più negli occhi, e sia abbassò tra le mie gambe.
Mi fissava la figa come se non sapesse da dove cominciare, ma lo sapeva eccome!
Mi sembrò di sentire 2 o forse 3 lingue, non distinguevo il punto preciso da dove si muovesse, tanto era delicato il suo tocco e grande la goduria.
Io la guardavo dallo specchio, non tutta, ma riuscivo ad intravedere il suo corpo e la sua testa che spingevano verso di me… più godevo e più sudavo, e lo ammetto in quel momento immaginai un gran bel ...