Notte al parco
Data: 02/01/2019,
Categorie:
Feticismo
Autore: irisdisospiri, Fonte: EroticiRacconti
... Questa volta non vedo proprio l'ora di tornare a casa! Lui No, se ne va, forse è meglio così, adesso vado dove ci sono i suoi “frutti”, ci sono sopra e vedo le sue mutandine sporche lasciate lì, saranno un regalo per me? Mi piace immaginare sia proprio così, le raccolgo e le annuso senza bisogno di metterle sotto al naso, infatti già ad una certa distanza si sentono aromi forti, sono fradicie di pipì e ci sono segni evidenti di “cioccolata”, le terrò come una reliquia, dopo a casa credo che in bagno le avvolgerò sul cazzo e mi masturberò ancora guardando le foto di lei fatte al cellulare. Mentre immagino certe scene di poco prima il mio cazzo ormai calmo inizia a far uscire i primi fiotti dorati che alimentano il lago di pipì lasciato poc’anzi dalla troietta, il mio spruzzo è forte e incontrollato, esce ancora un po’ di sborra, la sua cacca viene inondata dalla mia pioggia ma non guardo, la cosa in fondo non mi interessa, per me la vera eccitazione è un’altra, lo è aver visto lei eccitata quanto me, sono poche che ...
... capiscono tale sottile complicità, forse alcune lo sognano ma mai si azzarderebbero, invece lei oggi lo ha fatto e mi piace credere che lo abbia eseguito solo per me…chissà se a casa dopo si masturberà? Sì lo farà di sicuro, ormai è mia complice, se lo farò io lo farà anche lei, non resisterà ;) Mi ricompongo e con passo svelto vado nell’altra direzione rispetto a dove è andata lei, anche se per un attimo la voglia di seguirla mi salta in mente, ma torno lucido e cancello quella folle idea…prima di andarmene guardo ancora un po’ con la torcia del cellulare se trovo lì per terra un suo bigliettino ma non c’è nulla, adesso l’odore dei suoi frutti è forte, li sento più pungenti alle narici e mi stanno dando un po’ fastidio, l’eccitazione è sparita e gli effetti collaterali di queste cose hanno il sopravvento, mi dirigo verso casa, guardo l’ora e mi rendo conto che senza accorgermene sono passati quasi venti minuti…avvolgo le sue mutandine dentro ad un fazzoletto e lo stringo forte, adesso non vedo proprio l’ora di tornare a casa.