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Il venditore ambulante 2 -il party dei saluti- vii
Data: 03/01/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Soundserio
... sotto le sue spinte era veloce e determinato. Ogni tanto quando le sue palle mi cadevano sul mento mi teneva stretto e fermo qualche secondo e poi mi liberava di botto facendo risalire la lingua sulla cappella. –“Ti piace?”- domandai mentre leccavo le sue palle piene -“Continua dai”- affondai per intero la mazza in gola succhiandola bramosamente. Continuava a mugolare di piacere –“Si cosi”- , -“Non fermarti continua”- , -“Pompinara”- quelle parole mi eccitarono da matti, era la prima volta che lo sentivo desiderarmi mentre mi prendevo cura del suo cazzo. Nelle mutande sentivo sempre più caldo e una nuova voglia si stava impossessando di me. Percepivo che il buchetto si stava scaldando e aveva una gran voglia di assaggiare qualcosa di turgido. Alessandro mi afferrò per i capelli iniziando a stantuffarmi la bocca con forza. Sentivo il cazzo entrare e uscire con una velocità pazzesca –“Si cosi, cosiii”- mugolava il porco. Non fermai la lingua che continuava a slinguare tutto il palo che con forza entrava e usciva. Senza nessuno avvertimento sentii cinque caldi schizzi che mi riempirono. Mi staccai e per la prima volta ingoiai tutto il suo sperma prima di ripulire la verga che perdeva consistenza. Mentre si ricomponeva con estremo silenzio mi alzai –“Ci vediamo dentro!”- e lo lasciai al buio a riprendersi da quel regalino. Quando arrivai in veranda Erika mi corse incontro –“Dove sta Ale?”- , -“Siamo andati a pisciare, gli girava un po’ la testa, ma sta arrivando”- la ...
... liquidai e con ancora il sapore del nettare in gola andai a prendere una birra. –“Ei ma che fine avete fatto?”- sentii alle spalle. Voltandomi vidi Federico che mi veniva incontro, presi un’altra lattina di birra e gliela lanciai –“Stavamo qua in giro, Ale aveva un po’ di mal di testa e l’ho accompagnato a prendere un po’ d’aria. Ora ci sta la sua tipa con lui”-. Quella sera il mister era in versione casual, slim jeans chiaro, tennis bianche e maglia scollata dalla quale si intravedeva tutta la folta peluria che gli ricopriva il petto. –“Pronto per la partenza?”- domandò aprendo la lattina –“Si, lunedì finalmente parto per la nuova avventura”- facemmo un brindisi e ci trasferimmo in giardino. In lontananza vidi Alessandro con Erika appiccicata, sorrisi e tornai a concentrarmi sul mio interlocutore. –“Hai trovato il carica batterie poi?”- , -“Si, lo aveva preso Alessandro”- . Scolammo altre due birre –“Dov’è il bagno?”- chiese lui –“Sta in fondo alla cucina sulla destra, ma è riservato alle ragazze, le conviene andare fuori tra gli alberi”-. Alzandosi si voltò –“Tu non devi svuotare?”- beh sinceramente anche la mia vescica era piena –“Si”- allungò la mano per aiutarmi ad alzare. Alle nostre spalle il frastuono festaiolo e davanti a noi la campagna buia. Tirammo fuori gli uccelli e iniziammo a pisciare uno accanto all’altro. –“Beh allora hai trovato l’amichetta?” mentre scrollava il membro –“Ancora no”- risposi finendo di orinare –“Quindi ancora nessuna ti ha fatto divertire?”- , ...