Incontrando andrea - 1 - Racconti Erotici

Incontrando andrea - 1

... se appunto, è solo un amico.

- “Non lo conosco” e stai a vedere che ora conosci tutti gli albanesi del Veneto! Ma trovo una risposta più gentile.

- “Non puoi conoscerlo.”

- “Perché?”

- “Perché Felis ha la mia età, e tu sei tanto più giovane!”

- “Ah ok!”

- “Lui ora è tornato in Albania”

- “Che lavoro fai?”

Bella domanda, e ora come ti spiego il lavoro che faccio? Secondo me è meglio che te la faccia breve, anche se non è propriamente il mio lavoro.

- “Insegno informatica e inglese”

- “Non sono ricco se questo è quello che vuoi sapere”

Con questa se il mio interlocutore fosse un mercenario, almeno metto le mani avanti.

- “Non ti ho detto niente, solo sapere”

- “So che molti stranieri pensano che ogni italiano è ricco. Ma non è sempre così. La vita è una merda per tutti e la ruota gira. Lo dico così per chiarire.”

- “Si che lo so, non sono nato ieri”

- “Ma non è che ti sto disturbando?”

In effetti sono le tre di notte e di sabato sera il sospetto che non sia un’ora consona è evidente.

- “Sono a letto e non riesco a dormire”

- “Perché?”

E per tutta risposta mi arriva la foto in primo piano di un pene vistosamente grande tenuto in mano. L’immagine è leggermente sfocata, segno che la foto è reale ed è ...

... stata scattata alla bene e meglio. A questo punto non riesco a frenarmi e dichiaro come fosse la cosa più normale del mondo:

- “Wow, ma sembra enorme, non capisco se è circonciso, non sai cosa potrei fare con un arnese del genere, e mi hai fatto venire una voglia di sentire il suo profumo, il suo gusto, così mi fai soffrire”

Dopo una confessione da cagna in calore, ovviamente il mio interlocutore non mi risponde e mi lascia in sospeso.

Proprio una bella mossa la mia. Ho dato una sicurezza al mio interlocutore. Ormai è chiaro che farò il possibile per vederlo. Quando pensi con la testa del cazzo non ragioni su quello che potrebbe succedere in una situazione così strana. Sto dando confidenza a uno che si palesa dal nulla, dicendo che ha il mio numero per amicizie comuni, amicizie poco raccomandabili e neanche tanto amicizie. Faccio sesso virtuale usando espressioni poco discrete. Lui ha la mia faccia e io la sua. Io so che sono io, ma lui potrebbe essere chiunque.

Ovviamente questi pensieri preoccupati mi vengono in mente dopo essermi fatto una bella sega guardando quella foto sfocata e immaginando di averne il protagonista tra le mie mani.

E ora non mi resta che dormire. Domani è domenica un salto in città lo potrei anche fare.

Continua....