Istruttore distruttore
Data: 04/01/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Foro_Romano
... come si fa una mossa fatta bene ma, quando capita che mi tocca, io sentivo come una scossa ed un fremito mi percorreva per tutto il corpo. Ho avuto paura di essermene proprio innamorato. Lui purtroppo è assolutamente etero e forse era proprio questo a renderlo ancora più attraente ai miei occhi.
Me lo guardavo, a volte, con aria incantata e ogni tanto ho incrociato il suo sguardo ma non riuscivo a capire se se ne era accorto. Dopo le gare andiamo tutti alle docce, che sono separate tra loro ma aperte sul davanti e lui approfitta di quei momenti per venire spesso a dirci qualcosa o dare qualche consiglio a qualcuno di noi. Però mi sembra di aver notato che, in questi ultimi tempi, si soffermava a guardarmi mentre mi lavavo. Seppur con una remota speranza io ho fatto finta di niente ma mi sono girato a mostrargli il culetto ed ho infilato la mano nel solco, verso il buchetto, per insaponarmi. Insomma, ho fatto di tutto per attirare la sua attenzione.
Credo di esserci riuscito perché un giorno ho notato, con la coda dell’occhio che si toccava l’attrezzo sotto la tuta mentre mi osservava. Naturalmente ho aumentato certi movimenti, accarezzandomi il petto, i fianchi e le chiappe in modo più lascivo, con la remota speranza di attizzarlo. Mi sono attardato apposta sotto la doccia. Quando tutti sono andati via ho chiuso l’acqua e sono uscito dal box e lui era lì a porgermi l’asciugamano.
“Senti un po’, ragazzino”, mi ha detto con la sua voce profonda.
“Oddio”, ...
... penso tra me. “Adesso me ne dice di tutti i colori”.
“Non è che per caso stai cercando di eccitarmi, finocchietto?” Non sapevo che dire o forse non me ne ha lasciato il tempo. Si è avvicinato, mi ha stretto a sé e si è chinato a darmi un bacio sulle labbra.
“Beh, ci sei riuscito” e le sue grandi mani mi hanno afferrato il sedere. “Senti che belle chiappette sode”. Io quasi gli svengo tra le forti braccia e non reagisco. Mi lascio chiaramente andare, offrendomi a lui.
“Quindi ho ragione. Ti piaccio, vero?”. Ho aperto la bocca forse per dire qualcosa ma mi ha messo un dito sopra per zittirmi. “Anche tu mi piaci, ragazzino sfrontato” e mi bacia di nuovo. Ma questa volta è un bacio vero, profondo. La sua lingua spadroneggiava dentro di me poi ne esce ed ha continuato a leccarmi tutto il viso. Passa poi dalle labbra al naso, agli occhi, alla fronte. Mi lava con la sua saliva tenendomi la testa tra le mani. E’ stata quasi come una prima presa di possesso di me. Ho lasciato fare. Il contatto col suo corpo massiccio mi faceva salire la voglia alle stelle.
“Vediamo che sai fare”. Mi ha messo una mano sulla testa e mi ha costretto ad accosciarmi davanti a lui, all’altezza del suo cazzo. Si è abbassato la tuta e alzato un po’ la maglietta aderente, sbattendomi in faccia la sua mazza dura circondata di folto pelo. Era grossa e piena di vene bluastre in rilievo. Ho tirato fuori la lingua e l’ho subito leccata dalla base alla grande cappella, che ho preso in bocca ed ho ...