1. La nipote


    Data: 04/01/2019, Categorie: Incesti Autore: TATO

    ... mi feci una doccia, e aperti i cassetti per prendere la mia biancheria, rimasi di stucco, c'erano solo completini di slip e reggiseni, magliette col pizzo, collant autoreggenti, piccoli reggicalze, e in un angolino solo pochi indumenti da maschietto. Indossai subito un completino, e poi misi i pantaloni e una maglietta, e scesi in cucina, la trovai indaffarata a riordinare, mi avvicinai, la abbracciai, e la ringraziai, lei mi accarezzò i capelli, e mi disse, mi raccomando, stai attenta, usali solo in casa o se vai in posti sicuri, mai a scuola, attenta, e poi aprì un cassetto, e mi porse due scatolo di preservativi, fai attenzione, non posso proibirti di farlo, è la tua natura, ma usali, le malattie ci sono e sono sempre in agguato, la abbracciai ancora. Passarono alcuni anni, nel frattempo, grazie a mia madre, iniziai ad acquistare scarpe vestitini, mi insegnò a truccarmi, lasciai crescere i capelli, e piano piano mi trasformai in donna, era ormai impossibile nascondere la mia vera natura, e quindi alla fine del liceo, mi mandarono a Milano all'università, mi presero un piccolo appartamento, e lì, potei fare la mia vera vita. Io devo molto comunque a mia madre, che non cercò di forzarmi, a smettere, con minacce o altro, anzi, da vera donna, mi diede dei consigli, dal trucco, al vestirmi, e sessuali, come far veramente godere un uomo, mi spiegò come fare i pompini come ingoiare il nettare, come accogliere il maschio, come farlo godere subito, o farlo continuare, e ormai ...
    ... sapeva, che avevo un uomo fisso, e che spesso, prima di andare all'università, andavo da lui, o veniva da noi, il pomeriggio, e così, mi diceva di andare nella sua camera, così eravamo più comodi, e spesso lui mi faceva indossare intimi di mia madre, o vestaglie ecc, lei lo sapeva e ne godeva, poi un bel giorno, poco prima di andarmene a Milano mi disse, ma con una donna ci sei mai stato?, dissi di nò, e allora lei, mi prese per mano e mi accompagnò in camera sua, dove una volta nude, iniziò a farmi un pompino pazzesco, che mi fece diventare il cazzo di marmo, e poi sul più bello, si staccò da mè, si alzò dal letto, e aprì la porta, e vidi entrare mia sorella, anc'essa nuda, stupenda, lei ha un anno più di mè, seni piccoli, coscie tornite, ventre piatto, alta quanto mè, acchi azzurri, si avvicinò al letto, ci salì, e mi disse, se non hai mai avuto una donna, allora devi avere mè, tua sorella, ti va?, annuii, e deglutii, poi lei mi baciò. Le nostre lingue frullavano nelle nostre bocche, la accarezzavo, e lei mi stringeva il pene, le toccavo i seni, sentivo i capezzoli durussimi, e poi toccai la sua fighetta, umida, calda, ci infilai due dita, era larga, scivolavano dentro con facilità, ne unii altri due, e iniziai a masturbarla, iniziò a gemere e a godere, si lasciò scivolare sul letto, e continuai a masturbarla, le dita entravano con facilità, e allora, lei prese la mia manina, sono sempre stata minuta, e con facilità, la fece scivolare dentro, fù stupendo, la stavo scopando con ...