Le mani, la voce
Data: 04/01/2019,
Categorie:
Etero
Autore: single80fe
... masturbarmi con la mano, scendi a leccarmi il frenulo premendo e rilasciando. Ormai ho la testa che sta per sborrare, non solo l'uccello.
"Sette" e mi passi il cazzo tra i seni, sodi, caldi. "Guai a te se godi" mi dici sorridendo. E il tuo sorriso mi arriva al cuore come le tue mani sono sul mio cazzo.
"Sei" e cominci una sega continua, a due mani, bagnata dalla saliva che fai colare dalla bocca.
"Cinque: quanto sei mio, ora? Dimmelo".
Rispondo, ansimando: "Completamente, tuo. Non smettere, ti prego".
"Quattro" e acceleri, ora molto veloce, ridi quasi sguaiata mentre mi pianti gli occhi addosso.
"Tre" e mi fai scomparire il cazzo nella bocca. Mi scappa un grido, i vicini sentiranno.
"Due" e mi seghi il cazzo bagnato dalla tua saliva, lentissima ora. "Cucciolo, vuoi godere?".
Non sono abituato a questo, io, uomo dominante, master, che in un altro momento ti avrebbe frustato e controllato, sculacciato fino a lasciarti i segni e i lividi, ora, alla tua mercé.
"Uno: lo so che stai per scoppiare" eh sì, davvero. Lo sento, sento lo sperma percorrermi l'uccello, mai stato così duro, grosso, lungo.
"Zero" e abbandoni il mio cazzo che comincia a scoppiarti addosso, a zampillare.
"Stavolta non ti lascio solo, forse solo per questa volta" mi dici mentre mi prendi in mano e mi strappi lo sperma caldo.
Uno due tre quattro cinque fiotti, tra la tua bocca, il tuo seno, il tuo viso. Mi bevi, mentre tremo del piacere che hai appena iniziato a darmi.
Anche questa, è una storia appena iniziata.
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