1. L'ottico di fiducia (parte seconda)


    Data: 04/01/2019, Categorie: Etero Autore: sormejo

    ... colpi forti e profondi e spostando un po’, ad ogni colpo, la scrivania che, ad un certo punto poggiò sulla parete mettendo fine a questo progressivo scivolamento.
    
    I colpi poi si fecero più veloci anche se altrettanto profondi.
    
    Era davvero un toro: forte e resistente.
    
    Mi scopava da un pezzo e ancora sembrava volerci dare a lungo…
    
    Il movimento ora era veloce e ampio: dalla cappella a far toccare pube contro pube.
    
    Io ero un vero lago e le resistenze iniziali della mia figa erano ormai un ricordo…
    
    Il suo cazzo scorreva nella figa come un pistone ben lubrificato nel cilindro… e ad un certo momento scoppiò l’ennesima scintilla!
    
    Venni ancora e lui però, dopo dieci secondi di pausa per farmi godere il mio orgasmo ricominciò con foga e non smise di martellarmi con energia per altri lunghi minuti.
    
    Era esausto, sudato e grondante ma non interrompeva il suo movimento forsennato.
    
    Io, davvero paga di orgasmi, mi ero leggermente rilassata ma lui aggiunse la sua mano bollente a premere sul mio pube mentre mi pompava ed io, a questa nuova sensazione, mi sentii riempire da un ondata di calore e di godimento finche un ennesimo, sconvolgente orgasmo si impadronì del mio corpo facendomi tremare da capo a piedi in una sensazione nuova e stupenda che mi portò quasi alla soglia di uno svenimento.
    
    Lui si fermò, e si sfilò da me, sinceramente spaventato dalla mia reazione, ma lo tranquillizzai sorridendogli e ...
    ... mandandogli un bacio.
    
    “Ora ci penso io a te”, dissi.
    
    “Scopami in bocca”.
    
    Mi sedetti nuovamente sulla poltrona (le gambe non mi reggevano più…) aprii la bocca e gli presi il cazzo, sempre perfettamente eretto.
    
    Lui afferrò la mia testa, delicatamente ma con fermezza, ed usò la mia bocca come una figa, pompando sempre più rapidamente finchè lui disse “Vengo!!!” e fece per sfilarsi.
    
    Ma io lo trattenni dentro me mettendogli le mani sulle chiappe ed insistetti per fargli mantenere lo stesso ritmo: volevo berlo tutto, ma non mi aspettavo un simile tsunami…
    
    Cinque o sei schizzi forti e caldi: avevo quasi difficoltà a tenerli in bocca… e infatti ingoiai.
    
    Tutto.
    
    Era buono… mi piacque anche quello.
    
    Fu la ciliegina sulla torta di una stupenda serata…
    
    Massimo era stanco e sudato, ma il suo cazzo era ancora semieretto.
    
    La mia intuizione era stata giusta… avevo trovato un gran maschio, un vero stallone.
    
    Non avevo goduto così tante volte in un tempo così breve… grazie a lui, alla sua lingua ed il suo gran cazzo…
    
    Ora avevamo bisogno entrambi di una megadoccia… gli dissi: “Massimo, se vuoi sali da me a docciarti… se vuoi ti preparo qual cosina da mangiare ”.
    
    “Va bene, grazie!” disse.
    
    “Mia moglie e mia figlia sono al mare: sono solo a casa” ed aggiunse: “e poi non vedo l’ora di mettermi sotto l’acqua!
    
    A quelle parole la mia figa pulsò… avevo una ideuccia…
    
    La serata non era ancora finita!!!
    
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