1. Piccante come il gulasch (parte 1)


    Data: 05/01/2019, Categorie: Etero Autore: PifferaioMagico

    Avevo scoperto che la nostra nuova cameriera, una bellissima ventenne di origine ungherese, se la faceva di nascosto con mio cognato. Si erano conosciuti durante il pranzo del 25 dicembre. Ma invece di celebrare la natività del Signore, avevano strofinato i loro inguini nel bagno di servizio, quello più lontano dalla sala da pranzo. Con tanto di mugolio a fare da sottofondo agli echi familiari della tombola. Devo confessare che rosicavo non poco all'idea che Margit - morbidi capelli rosso mogano, occhi intensi color della nocciola - cedesse le sue grazie a un bifolco, brutto, tarchiato e antipatico come Nicola, l'uomo che aveva reso più volte cornuta la mia sprovveduta (e anche un po' stupida) sorella. Mi ero ripromesso che entro Capodanno avrei dovuto riparare a questo doppio karma negativo. Da un lato, neutralizzare un cognato testa di cazzo che, oltre a essere testa di cazzo, aveva il torto di disonorare una donna di famiglia. E dall'altro, far sì che una studentessa alla pari (che si pagava vitto e alloggio facendo i lavori domestici a casa nostra) la smettesse di regalare la sua quarta di turgido reggiseno a un pezzente e iniziasse - magari, perché no - a flirtare con il sottoscritto. Quando si dice "avere degli obiettivi motivanti per il nuovo anno". Il 27 dicembre mio cognato, dimostrando di essere un coglione con tanto di patente, combina un casino dei suoi. Senza accorgersene. Mi manda PER SBAGLIO su WhatsApp una foto di lui che si fa succhiare l'uccello dalla ...
    ... ragazza ungherese. Faccio subito uno screenshot del messaggio incriminato, prima che lui lo cancelli. "Servirà quando mia sorella deciderà di cacciarlo di casa" rifletto tra me e me. Poi a lui rispondo, scrivendo "Bella foto!". Così che il coglione sapesse che io sapevo. Dopo aver tolto di mezzo la testa di cazzo, e aver raggiunto il mio primo traguardo, inizio a dedicarmi al secondo obiettivo: flirtare con Margit. Bella, Margit... Incantevole. Quel suo rosso un po' castano dei capelli mi fa tendere il membro come un cane da punta. Al suo paese, a Győr, una dolce cittadina sulle rive del Danubio, a metà strada tra Budapest e Vienna, lei faceva la modella. Quando è arrivata a casa nostra, inviata da un'agenzia specializzata in ragazze alla pari, ci ha raccontato che in Ungheria aveva iniziato a sfilare per case produttrici di biancheria intima. E che ora in Italia voleva studiare e cominciare a lavorare per qualche casa di moda. Entrando in confidenza con mia moglie, una sera Margit le ha fatto guardare sul telefono alcuni scatti fatti in Ungheria. Di lei a 18 anni sul set fotografico, in reggiseno e mutandine o in autoreggenti e tacchi a spillo. — Hai visto che bella che è Margit — ha detto mia moglie fissandomi, quando sono entrato in cucina. E facendo cenno alla ragazza di far vedere anche a me le sue foto, ha lanciato l'esca aggiungendo, maliziosa: "Ha proprio un fisico da modella". — Eh sì... — ho replicato io, cercando di dissimulare. Gli ingredienti, quindi c'erano tutti. La ...
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