Bisogna fare gruppo
Data: 06/01/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Kinglove
Quella società riteneva che, ogni 4 anni, fosse necessario cambiare l'allenatore di ogni squadra. Se era possibile scegliere tra quelli già presenti in società, bene; altrimenti se le condizioni non lo permettevano o servisse gente nuova, si andava alla ricerca di nuovi nominativi.Fui così contattato da questa società quando ancora stavo allenando la mia squadra. Era da tempo che mi facevano la corte e ora sembravano davvero disperati: la loro squadra più grande rischiava di sciogliersi se non fosse cambiata la guida e pure tra le ragazze sembrava non esserci più l'armonia di una volta. Accettai, del resto pure con la mia sembrava finito l'idillio.Avevo innanzitutto bisogno di conoscere il gruppo il prima possibile e nel contempo dovevo assolutamente ricompattarlo. Ebbi l'idea di fare i primi giorni in montagna: cambiare posto e aria, passando giorni interi insieme poteva aiutare a fare gruppo ed in più era una novità che poteva essere da stimolo per loro.Trovai una casa coloniale a 1500 metri d'altezza, fin troppo grande per le nostre esigenze. Come immaginavo, la proposta era stata ben accettata da tutte; le responsabilizzai attribuendo ad ognuna di loro un compito da svolgere e così alcune di esse furono addette a far da mangiare, altre a pulire le stanze ed altre a lavare piatti e pentole.Il primo giorno fu d'ambientazione al luogo, una breve camminata nel bosco che non fece stancare più di tanto le ragazze. Dopo cena concessi un'uscita serale che permise alla maggior ...
... parte di loro di chiamare a casa i propri genitori o fidanzati e alle 22 il rientro in casa, l'indomani infatti dovevamo alzarci presto per svolgere un'attività fisica intensa.Per dormire avevamo a disposizione 3 stanze grandi da 6 posti ciascuna e 4 stanze singole. Essendo loro in 12, mi fece piacere apprendere la loro decisione d'utilizzare solo 2 stanze, senza frazionarsi maggiormente; io mi misi in una delle stanze singole, che era posta davanti a una delle 2 occupate.Lasciai una mezzoretta abbondante di "casino" all'interno delle stanze e alle 23 andai a bussare alle loro porte per intimarle al riposo. Sembrò funzionare per 5 minuti, dopo di che sentii riprendere una specie di starnazzo, in particolar modo nella stanza di fronte alla mia. "Si comincia" pensai, consapevole che pure io alla loro età ero abituato a dormire poco quando stavo lontano da casa; cominciai ad andare avanti ed indietro un paio di volte dalla mia stanza alla loro per intimarle a fare silenzio, ricevendo sempre la stessa risposta "Certo coach" e risate subito dopo.Alla terza volta, bussai alla loro porta con più energia. Silenzio immediato.Torno soddisfatto in camera e mi corico. Saranno i pensieri per quella esperienza, per le attività da organizzare, per la responsabilità che avevo in quella trasferta ma il sonno non arrivava. In casa c'era silenzio ma ad un certo punto una risata fragorosa in corridoio e silenzio subito dopo; un attimo e sbatte la porta della camera."Eh no, allora non ci siamo ...