1. Bisogna fare gruppo


    Data: 06/01/2019, Categorie: Etero Autore: Kinglove

    ... capiti !"Complice il fatto che le camere non avessero chiavi, mi dirigo verso la loro camera e a voce alta dico "Mò entro". Busso per sicurezza ed entro. Tutte nel loro letto; punto Mary, una tra le più carine, la trovo sul piano superiore del letto a castello, vado da lei, le tolgo le lenzuola e cerco di girarla per una sculacciata sul culo. Ci rimase male quando le diedi una sberla sul sedere, non forte, ma pur sempre un'azione fisica inaspettata che non s'aspettava.Non so bene se sia stata un'azione corretta o meno ma la conseguenza &egrave che per tutta notte non si sentì un solo rumore dalle stanze.La mattina dopo, Mary, supportata dalla presenza di Paola, venne da me dicendomi "Questa me la paghi, stai scherzando col fuoco".In effetti forse avevo esagerato, dovevo stare più attento.Così, la sera dopo, probabilmente anche per la stanchezza della giornata, tutto sembrava tranquillo.Stavo ormai prendendo sonno quando all'improvviso la porta della mia camera si aprì ed entrarono 3 ragazze. Davanti Mary, bellicosa, che appena arrivò al mio letto ordinò alle 2 ragazze che la seguivano, di tenermi fermo. Le 2 presero un mio braccio ciascuna mentre Mary si fiondò sui pantaloni del pigiama, cercando di togliermeli; me li abbassò solo in parte ed io, divincolandomi e liberando un braccio dalla morsa delle amiche, riuscii a fermarla. Consapevoli che l'attacco non stava andando a buon fine, le 2 amiche (che nella penombra riconobbi essere Paola e Caterina) scapparono e a seguirle ...
    ... pure Mary. Il tempo che riaprissero la porta per uscire ed io ero già sul gruppetto per cercare di fermarle. Presi per un braccio Mary che imprecò verso le compagne che la stavano abbandonando; tornarono per un attimo sui loro passi ma considerando che con una mano stavo per prendere anche un'altra di loro, lasciarono Mary per i fatti suoi e corsero nella loro stanza. Chiusi la porta con violenza e mi appoggiai sopra con la schiena, mentre tenevo Mary che, stando davanti a me dandomi la schiena e con le mani sui suoi avambracci continuava a ripetere "Lasciami o ti faccio male" "Ahia, lasciami !"Il mio intento era di farle una ramanzina, l'annata sarebbe stata molto difficile se si comportavano così; c'erano delle regole e dovevano rispettarle. Nel parlare educatamente ma con tono severo, i nostri corpi restavano comunque molto vicini e a contatto; la predica s'interruppe quando sentii il suo sedere spingere contro di me ed il suo busto che leggermente tendeva a porgersi in avanti. Sarà stata la penombra, il fatto d'essere da solo in stanza con una 25 enne attraente ed in pigiama ma non riuscii a mandarla via ed anzi la lasciai muoversi meglio, allentando la presa sugli avanbracci e lasciando che si mettesse letteralmente a pecora davanti a me, appoggiando per bene il suo corpo contro il mio. Le presi i fianchi istintivamente, alzando leggermente la maglia del pigiama, sempre di più...ancor di più...svelando la schiena nuda, senza reggiseno. Lei si girò, mi prese le mani e se ...