1. Tutti dentro di me : la mia prima orgia


    Data: 07/01/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: gynoanaldream

    Il giorno prima dell’orgia, Marzia mi anticipò che sarebbero stati in 5 o 6 oltre a Vittorio, che ci avrebbero scopato come due femmine in calore e aggiunse “cerca di non mangiare tanto e arriva qui verso le 13, devo pulirti bene, perché godrai nel prendere cazzi e sborra per tutto il pomeriggio”; tornai a casa eccitatissima e inventai una scusa per non mangiare; il giorno dopo a scuola ero completamente assente, ero già con la testa alla mia prima grande scopata ed orgia, di li a poco.
    
    Marzia mi accolse nuda sotto una vestaglia bianca in raso, e subito mi mise ‘sotto i ferri’; mentre ricevevo i clisteri mi spiegava i dettagli e, al solo ascoltarla il pene colava come una fontana: “ti svuoterò al punto che vorrai di tutto in quel culetto”. Gradualmente ricevetti clisteri sempre più copiosi; prima di ogni nuova tornata, Marzia mi masturbava lo sfintere con le dita fino a dilatarlo ben bene; il 'trattamento' durò un paio d’ore fino alla pulizia completa delle viscere. Mentre ero distesa a rilassarmi, Marzia prese a rasarmi i peli sul pene…”sarai pulita come una giovane vergine…la pelle liscia e vellutata è così eccitante, immagina quanto saranno arrapati quando ti vedranno abbigliata come una bella troia”; aprì la scatola con l’abbigliamento e rimasi senza parole: vestaglia, corpetto, slip a filo e scarpe con tacchi a spillo.
    
    Mancava ancora lo smalto ai piedi e le mani; Marzia mi trattava come una femmina in calore e tra il lavoro su un piede e l'altro mi palpeggiava ...
    ... il pene colante di buon lubrificante naturale che raccoglieva e mi infilava nell'ano.
    
    Mi vestii e presi a camminare sui tacchi, con un’eccitazione indescrivibile nel sentire i glutei muoversi al ritmo dei passi; arrivò Vittorio che rimase a bocca aperta nel vedermi “che gran troia!” disse, e subito aprì la cerniera; mi avvicinai sculettando e non gli lasciai il tempo di tirarsi fuori l’uccello che mi inginocchiai e lo feci io avidamente come fosse la prima volta. Marzia ci interruppe “Vittorio…se scopi adesso poi cosa gli sborri, quattro gocce ?”; gli baciai l’uccello e lasciai Vittorio andare a prepararsi.
    
    Giunse il primo ospite, Arturo, mi presentai con una bella sculettata sui tacchi, gli tirai fuori l’uccello già duro di piacere; lo spompinai non so per quanto, so solo che in quella posizione in piedi sui tacchi sentii dolore ai polpacci; per fortuna ci spostammo sul divano dove continuai a spompinarlo avidamente in ginocchio.
    
    L'eccitazione era incalcolabile: mi sentivo una perfetta troia, bagnata, inginocchiata davanti ad un uccello e me ne aspettavano altri!; intanto il mio ospite gemeva dal piacere e con le mani cercava di palparmi dappertutto.
    
    Nel mentre arrivò Dario, accolto da Marzia che subito gli mostrò la scena: ce l'aveva già duro, i pantaloni erano gonfi; succhiai avidamente il cazzo di Arturo e mi rivolsi a Dario, sculettai come una puttana, mi piegai lentamente a 90 e gli tirai l'uccello: era duro come una pietra, Marzia disse "Dario, ti presento ...
«123»