Svolta serale
Data: 07/01/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: tfm
Un classico sabato sera: amici, alcol, discoteca e divertimento. Avevamo scelto Bologna quella sera per spassarcela e, a fine serata, ci ritrovammo in quattro sulla strada del ritorno: Marco, Mara, Pier e Mattia. Ci eravamo trovati a metà strada e avevamo fatto una macchina unica, perciò un pezzo di strada lo avrei fatto da solo. Raggiungemmo il parcheggio dell’autogrill, dove avevo lasciato la macchina, e ne approfittammo per fumarci l’ennesima sigaretta. Era estate piena, il cielo stellato e una leggera aria fresca che ci risvegliava dai postumi della disco. Ce ne stavamo li a ridere e scherzare, quando ad un tratto sentimmo il rumore di una portiera. Ci girammo e notammo che un camionista, probabilmente svegliato dalle nostre risate, era sceso dal suo mezzo e ne approfittava per pisciare. La cosa ci fece ridere ulteriormente dato che era completamente nudo per via del caldo estivo. Mara era diventata tutta rossa dal ridere e dai postumi dell’alcol, Pier e Mattia continuavano a caricarla di battute mentre io rimasi a fissarlo. Un bel maschio: trai 35 e i 40, fisico possente muscoloso, capelli rasati corti e barbuto, due gambe grosse e due glutei scolpiti, il petto coperto da una leggera peluria che scendeva fino al pube dove riposava un membro di buone dimensioni. Il viso era affaticato. Finì i suoi bisogni e alzando lo sguardo si accorse di noi.
Non fece nulla per coprirsi e rimontò in camion. Restammo ancora qualche minuto poi i miei amici rimontarono in macchina e ...
... io nella mia. Aspettai ancora un attimo prima di partire, controllai dallo specchietto il camion e quando i miei amici partirono, scesi dalla macchina. Mi appoggiai alla fiancata della macchina e mi accesi un’altra sigaretta continuando a fissare il camion. Nella mia mente vagava la speranza di rivedere quel corpo. per completare la serata ci voleva una scopata. Passarono altri minuti, ma non accadde nulla. Poi all’improvviso la luce interna della cabina si accese e lo rividi mentre sistemava delle carte. Ogni tanto alzava lo sguardo e mi guardava, ma poi tornava a fissare quei fogli. Io non mi persi d’animo e accesi un’altra sigaretta per fargli capire che non ero intenzionato ad andarmene tanto presto. Dopo qualche altro gioco di sguardi si alzò portandosi le braccia dietro la testa come per stiracchiarsi e li vidi il suo membro barzotto. Mi venne un colpo al cuore, probabilmente ci stava. Presi coraggio e mi avvicinai. Lui nel frattempo si era riseduto e mi scrutava. Quando fui sotto la sua porta dissi:
-”Una bella serata eh?”
-“Un po’ troppo calda per i miei gusti, ma ci si abitua” mi rispose
-“Eh.. ho notato come cerchi di combatterlo.” Lancia l’esca.
-“si con questo caldo è l’unico modo per dormire qualche ora, ma tu che combini nei parcheggi a quest’ora?”
-“ stavo rientrando da una serata, stavo per andare, ma tu poi sei sceso e non mi sei passato indifferente”. Ammisi.
Ridacchiò e terminò:
-“Quindi ora vorresti avere il contentino?”
-“Se non ti ...