Cornuto per convenienza
Data: 08/01/2019,
Categorie:
Voyeur
Autore: Alessandraealessio, Fonte: EroticiRacconti
... sempre costante ricco e completo, non avevamo mai lasciato nulla, ogni forma sessuale era stata esplorata, anche se non in possesso di un'importante dotazione, la sua figa l'ho fatta grondare sempre di sborra, passando dalla sua bocca ,al suo meraviglioso culo, alla sua figa, ricciuta nascosta da un fonto cespuglio di peli neri che nascondevano due labbra vogliose di cazzo , quel cazzo che ora è solo un ricordo per Lei anche se non me lo fa pesare, ma io amandola non posso non pensare che Anna rappresenta anche la donna con la sua femminilita' io l'amo oltre la persona che quotidianamente affronta sacrifici sacrifici e privazioni che fa per me per me e per tenere la nostra famiglia unita. Ho pensato tanto dentro di me era una cosa che mi agrovigliava , lei a volte si accorgeva che spesso ero immerso nei miei pensieri,mi chiedeva ma io gli dicevo "nulla". Giorno dopo giorno, dentro di me, si rafforzava di più la consapevolezza che Anna non potevo lasciarla cosi, essere egoista e non far nulla per lei. Ho ricevuto tanto dovevo far qualcosa perchè l'amavo e lei mi amava. Mi domandavo come non perderla, la mia idea era di fargli conoscere un'altro uomo, per che vi era anche il pericolo che nonoscendo un'altro, potessi perderla. non volevo perderla ma nello stesso tempo non volevo che il suo sacrificio continuasse e fosse a senso unico solo per me, non poteva essere cosi, dovevo procurargli piacere. Trovare una soluzione, che soddisfasse Lei e nel contempo legarla di piu' a me e ...
... alla famiglia. Presi la mia decisione e con garbo e a poco a poco iniziai a parlare con Lei della mia proposta.Era una fredda sera d'inverno, sotto le coperte mi davo da fare come al solito e come e la mia mano non tardai a portarla al godimento , Lei è stata sempre una donna calda, in quel frangente , sentivo figa inzuppata di sborra,fracida , le mie dita fi facevano strada tra figa 4 buchetto del culo ,gli davo il solito piacere che sapevo che non poteva bastare. Dopo la frenesia e il tremolio della figa che si contraeva dal godimento, dopo tanti sospiri di sollievo Anna si alzò dal letto per andare in bagno al suo ritorno le mie narici colsero il profumo del sapone che emanava quella stupenda fonte di desiderie che troneggiava in mezzo alle sue cosce, l'abbraciai e baciandola cominciai ad conversare con Lei , mi feci coraggio , parlai dei miei timori, del fatto della mia infermità non poteva darle il piacere completo che ella avrebbe ben meritato, gli dissi che ogni giorno il mio pensiero fisso era quello che avrei voluto trovare una soluzione e gli dissi chiaramente che avrei voluto trovare una persona intima che potesse supplire alla mancaza fisica che la mia infermità non poteva dargli. Non potevo essere brusco o affrontare l'argomento in modo diretto, l'avrei ferita ed allontanata da me, ma avevo pianificato tutto nei dettagli e con delicatezza iniziai ad erotizzarla con parole discorsi e i racconti di questo sito, che mi sono stati di grande aiuto. Piano piano, dopo ...