La prima volta
Data: 09/01/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: compagnicinquantenni
Era da qualche anno che, quando si faceva l'amore, ad un certo punto del rapporto, nel momento in cui l'eccitazione cominciava a salire, chiedevo a mia moglie se avesse gradito, oltre me, qualcuno lì con noi. L'esigenza nasceva anche dal fatto che Marta è molto lenta a carburare, e ancora più lenta a raggiungere l'orgasmo, per cui il più delle volte non riuscivo a resistere, e venivo lasciando la mia dolce compagna con la sua voglia insoddisfatta! Inizialmente, coinvolgevamo virtualmente nei nostri amplessi degli sconosciuti, ci immaginavamo su un treno, con lei che mostrava le cosce a un casuale passeggero, sino a spingerlo a osare, toccarla, palparla, e poi sempre più audacemente oltre. Oppure, in un cinema: andare con la gonna senza nulla sotto, sedersi vicino qualche bel fusto, e iniziare strusciandogli il ginocchio, sino a spingerlo a scoprire che avrebbe potuto masturbarla senza eccessiva fatica. Sentire mia moglie affermare, a quel punto, che gli avrebbe preso il cazzo in mano e lo avrebbe masturbato sino a farlo venire, mi dava un'eccitazione tale che non mi consentiva di resistere oltre, e scaricavo la mia sborra con una abbondanza davvero inusuale. A poco a poco, cominciai ad insistere a dare un volto agli sconosciuti, e sostituirli con persone da noi conosciute, reali. Inizialmente Marta fu titubante, forse temeva che poi, passata la foga, potessi assumere nei confronti di quelle persone qualche atteggiamento di gelosia, o di rifiuto. Provai con i suoi ex, con ...
... qualcuno che le aveva fatto il filo nel lavoro, o nel giro delle amicizie abituali, ma lei non si sentiva ispirata. Finalmente, un giorno, anzi una sera, le proposi di immaginare insieme a noi Giulio, un mio vecchio amico d'adolescenza e di scorribande giovanili, discreto dongiovanni, e che lei aveva avuto modo di conoscere più volte, anche se il loro rapporto era piuttosto aspro, in quanto entrambi di carattere e personalità molto forte. Finalmente, mi disse che le andava bene, e da quel momento Giulio divenne il nostro compagno virtuale fisso di giochi, col quale facevamo le cose più incredibili. Naturalmente, finita l'eccitazione della scopata, e placati i sensi, Marta non ne voleva più parlare, e sul nostro amico virtuale calava un silenzio tombale. Un giorno, affrontai Marta con molta decisione, e le dissi: amore, io questo rapporto a tre lo voglio provare davvero, voglio vederti tra le braccia di Giulio, e voglio vedere il suo cazzo che affonda nella tua vagina, sino a sentire il tuo orgasmo, e poi, voglio entrare anch'io, e trovarti già sbrodolata, bella calda, dilatata, umida e accogliente! Incredibilmente, e con mia gradissima sorpresa e gioia, mi disse: e va bene! In preda all'eccitazione, le dissi che avrei preparato il terreno, avrei parlato con Giulio, e che ero certo sarebbe stata una scelta della quale non ci saremmo pentiti. Nel giro di qualche giorno, andai a trovare Giulio a casa.
Il nostro rapporto era molto bello, di grande confidenza, in gioventù spesso ci ...