Il primo pompino universitario
Data: 10/01/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: sportivobsx
... all'amico così per divertirsi. “Sì, facciamola col mio cel va”, gli dico, lui acconsente e si mette dietro a me per la foto. In pratica mi si appoggia proprio dietro e sento per bene dietro su una chiappa il suo uccello, che non è proprio molle, anzi sembra pure duro. D'istinto non mi tolgo, anzi cerco di arretrare ancora di più per sentirlo meglio. Riesco a malapena ad allungare il braccio per fare la foto che lui a sua volta si stringe ancora di più a me, che non mi trattengo e riesco semplicemente a dire “fantastico”. Siamo entrambi imbarazzatissimi, non diciamo una parola e rientriamo.
Io però mi son eccitato. Passano dieci minuti di silenzio, si alza e mi fa “Vado un attimo a casa, torno tra poco. Dammi un'occhiata alle cose”, e se ne va. Passa un quarto d'ora e rieccolo che torna, si è cambiato....niente più jeans e maglione ma i pantaloni di una tuta e la felpa. Passa una ragazza, fa apposta a perdere tempo per togliersi il giubbotto, quando vede che nella visuale lo posso vedere solo io, si gira e si tocca proprio l'uccello dai pantaloni. Lo guardo, mi guarda, mi fa l'occhiolino e si incammina. Capisco che vuole che lo segua. Usciamo, andiamo in un'aula vuota con i banchi tipo quelli del Parlamento in cui non si vede dietro. Appena entrati mi si mette dietro come per la foto di prima e dice “Adesso lo puoi sentire meglio” e me lo struscia sul culo. Mhmm che bel culetto che hai.. Sono eccitato a mille, metto la mano dietro e glielo palpo per bene dai calzoni della ...
... tuta. Ohhh sììì che bel cazzo che hai.... “Ti piace il mio cazzo vero troietta?”.... Mhmmmm sììì, rispondo mentre con la mano continuo a toccarlo per bene. “Sono mesi che ti guardo e vedi come guardi il nostro compagno, ho capito che ti piace il cazzo, fidati con lui è tempo perso....invece il mio sentilo come ti vuole, sono mesi che immagino di scopare la tua bocca”. Sono già alle stelle, mi chiede di andare a casa sua che per un'oretta non c'è nessuno.
Corriamo quasi, in men che non si dica siamo dentro a casa sua, appena chiusa la porta alle spalle mi inginocchio, si abbassa i pantaloni della tuta, le mutande e la sua nerchia svetta sul mio viso. Me lo passa per bene sulla faccia, mentre la punta sta accarezzando gli occhi le mie labbra e la mia lingua stanno leccando i suo coglioni, belli grandi, pieni e pelosi, sono in estasi, mi passa la punta della cappella sulle labbra, apro la bocca e inizio prima a dargli delle gran slappate e poi a prendere in bocca tutto il suo uccello. E' grandissimo, una cappella enorme, spessa, buona, fantastica. Mi tiene la testa, ansima, mi dice le porcate più assurde che altro non fanno che aumentare la mia eccitazione. In quel momento col suo uccello che mi stantuffa la bocca mi sento una gran troia, la sua troia, avere il suo uccello in bocca è una sensazione meravigliosa e continuo a succhiarlo avidamente mentre con la mano sinistra gli palpo le gambe maschili e belle pelose. Vado avanti così per un bel po' finchè mi dice di rallentare ...