1. Quella volta in cui misi mia figlia in castigo e...


    Data: 14/01/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Milla90

    ... ragazzo non era solo dotato, ma produceva anche litri di sperma, e la forza nelle sue tubature era davvero impressionante.
    
    Accesi la luce e lo vidi. Il tipico Rumeno che scansiamo per strada per paura delle sue intenzioni. Capelli paglierini, fini, corti ed unti. Il viso era truce e scavato, con un timido accenno di peluria al posto della barba. Se ne stava a fissarmi, nudo tra le mie gambe. Il suo corpo sottile dava comunque l’idea di essere forte e robusto con i muscoli lievemente marcati.
    
    Non sapevo cosa dire e non sapevo come comportarmi, così attesi. Dopo un lungo scambio di sguardi, lui gattonò sopra di me, e piantò il suo cazzo ancora in erezione tra le mie tette. Era talmente lungo che pur stando all’altezza del mio seno arrivava fin al mio mento.
    
    - Succhialo! – mi ordinò. Io opposi resistenza.
    
    Ora che potevo vederlo da vicino e con la luce accesa mi pareva ancora più grosso di quello che avevo immaginato al buio. Le sue vene più verdi irrigavano tutta l’asta, che era dritta come una mazza da baseball e che pulsava come in attesa di esplodere.
    
    - Come fai ad averlo ancora duro? – gli chiesi sconcertata.
    
    - Tu e tua figlia mi fate questo effetto. Ora prendilo in bocca – con le mani cercò di infilarmelo tra le labbra.
    
    Dalla sua punta colava ancora dello sperma e anche la sua asta ne era discretamente ricoperta. La assaggiai. Era dolce, il gusto era piacevole. Quasi invitante. Niente a che vedere con quello acido di mio marito.
    
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