1. La cognata


    Data: 14/01/2019, Categorie: Tradimenti Autore: liucas17

    ... indurirsi, uscii dal bagno e tornai a letto. Sdraiato, con la mano che stringeva il cazzo pensando a mia cognata che dormiva di la. Sarei voluto entrarle in camera, pensavo alle sue tette, desideravo toccarle, alle sue gambe...i pensieri volavano liberi e la mano sul cazzo ormai duro si muoveva frenetica. Avrei potuto sborrare nell'arco di un minuto o due se non mi fossi fermato. Lo feci perchè sentivo rumori: lei si era alzata ed era in bagno, si...stava facendo pipì...poi l'acqua che scorreva, la immaginavo nella sua intimità. Fermai la mano, il cazzo aveva allentato la tensione i pensieri volavano, passarono dei secondi, non lo so...mi ritrovai in piedi, indossavo solo degli slip neri, esco di camera, il bagno è appena a sinistra, la porta si apre:
    
    -oh, buongiorno
    
    -buongiorno Valeria
    
    Silenzio. Lei in canotta e mutandine, spettinata, siamo vicinissimi, di fronte. Sorride.
    
    -stai pure in bagno, se ti ne hai bisogno
    
    Riesco a dirle.
    
    -ma no, io non lavoro, vai tu
    
    e nel farsi da parte per cedermi il passaggio mi mette una mano sulla spalla.
    
    Entro dentro accostando appena la porta, non so che fare, apro l'acqua, fingo di lavare il viso, poi le mani, poi non so...la penso, il cazzo è di nuovo mezzo in tiro...
    
    -Luca, mi passi la spazzola?
    
    -ehm? Come? Ah, si entra pure.
    
    Lei entra davvero, passa oltre me al lavandino, il bagno è stretto ma non ci tocchiamo, si piega per cercare nella cesta, benedico il casino che non le fa trovare ciò che cerca ...
    ... perchè mi permette di scegliere se guardarle le tette - ora con la canotta senza reggiseno la visione è sublime - o il culo scoperto dalla canotta e quella mutandina che mi sembra adesso la più sexy del mondo.
    
    Come inebetito mi abbasso verso il mobiletto con l'idea di aiutarla a cercare nella cesta
    
    - ma gaurda che casino -
    
    sono come in trance, faccio in modo che le mani si sfiorino, poi sembra che sia lei a cercarle, siamo vicinissimi ora sento il suo profumo, o sono impazzito o anche lei cerca il contatto. Mi sporgo per cercare non so cosa li vicino ma è solo un modo per allungare un braccio nei pressi del suo seno, si muove anche lei, si appoggia, siamo in contatto. Sento la tetta dura che si appoggia, la posizione è innaturale, sfilo il braccio cercando più contatto possibile. Lei non si scosta. Non ci guardiamo.
    
    -sc...scusa...
    
    e le metto una mano sulla spalla alzandomi
    
    -di cosa?
    
    e anche lei si alza stringendomi a un polso.
    
    Ora siamo in piedi, vicinissimi, la abbraccio e la tiro a me, le sue tette comprimo sul mio petto, faccio aderire il cazzo duro addosso a lei, mi stacco quando sento la sua mano che lo cerca, la sento sopra gli slip che lo impugna e in automatico la mia mano va sotto la canotta. Ho la sua tetta nella mano, è dura, calda, sento il capezzolo. Le sfilo la canotta, mi appaiono come le immaginavo, pelle chiara aoreole rosa e capezzolo da mordere, quella forma appena cadente che le fa sembrare ai miei acchi appena pù eccitanti. Le succhio ...