Dal dottore
Data: 15/01/2019,
Categorie:
Trans
Autore: LaTuaLei, Fonte: Annunci69
... accomodi sul lettino. Si spogli dalla vita in giù e si metta sul lettino. Fa il dottore in maniera secca e decisa. Mi sale una vampata alla testa. Divento tutto rosso. Mi alzo. Vado dietro il separé. Tolgo scarpe, pantaloni. Rimando in slip. Mi metto sul lettino. Arriva. Prende da una scatoletta messa su di un mobiletto li vicino un paio di guanti in lattice. Mentre li infila mi dice anche gli slip. Li tolgo, mi sento molto a disagio. Mi allarga un po le gambe, e dopo essersi messo un pò di gel sulle dita, infila il dito per fare la perlustrazione. A parte il disagio e la vergogna non sento fastidio nell’operazione. Diciamo che ci sono abituato e il suo dito tozzo e carnoso entra tranquillamente dentro di me. Nell’affondare, non controllo un movimento che mi viene spontaneo. A piedi larghi sul lettino chiudo le ginocchia con uno spasmo quasi di piacere. Riapro le ginocchia subito, divento rosso. Scusi, dico. Fastidio? Chiede. No no, rispondo. Durante la perlustrazione essendo sdraiato guardo in alto. Dirigo lo sguardo un attimo verso di lui e noto che mi fissa le ginocchia le cosce. Non mi guarda in faccia. Continua a muovere il dito. Tutto bene dottore gli dico. Non risponde mentre continua. Dice, non riesco bene a sentire. Toglie il dito. Comunque sembra tutto bene, aggiunge. Mette ancora gel sul guanto. Mette la mano sinistra, quella senza quanto, sul mio ginocchio mentre infila di nuovo il dito. Di nuovo il mio spasmo e le ginocchia chiuse. Questa volta sento di più il ...
... dito dentro. Ne ha infilati due. Fastidio dice? No, no dico io. Ora? Mentre dice, “ora”, infila un terzo dito e affonda, io altro spasmo. Mi guarda. Non ha un’espressione particolare. Non si capisce cosa pensi. Temo giudizio, critica. Sono rosso in viso. Non riesco a nascondere molto. Immagino dagli occhi traspare forse il piacere nell’aver dentro le sue dita. Ripeto se ci sono problemi. Dice no, abbiamo quasi finito. Fa per sfilare ma poi ripenetra mentre mi fissa. Non resisto a mordermi il labbro per l’eccitazione mentre chiudo le ginocchia e lui riesce e rientra. Nel riallargare il ginocchio, mi accosto al suo corpo e lascio in aderenza il ginocchio al suo fianco mentre lo guardo.
Toglie le dita repentinamente. Penso si sia stizzito. Esce dal separé
Luca, dice, per cortesia mi vai a prendere un caffè? Ti dispiace? Sento il ragazzo uscire. Chiudere la porta.
Il dottore rientra nel separé. Mette una mano sulla coscia liscia. L’altra, ora senza guanto, me la re infila dentro. Sul volto un messo sorriso. Non traspare nulla. Non dice nulla. E’ ai piedi del lettino. Di lato. Con la gamba provo ad avvicinarmi a lui. Si mette in modo da farsi toccare li. Eccitato. Cavoli che bello questo effetto che faccio ai maschi. Con la gamba lo spingo un po più su verso di me. Verso la mano che oramai è arrivata al suo fianco. Poi li. Lo accarezzo. Lo sento rigido, duro, eccitato. Non guarda verso di me. Guarda avanti.
Bussano. Luca con il caffè.
Va da lui. Gli dice dammi 15 ...