Due gemelle
Data: 15/01/2019,
Categorie:
Incesti
Autore: Genesis
... remissiva, lei sempre così estroversa, aperta ed intraprendente, ho sempre vissuto questi “scambi” di fidanzato come una mia colpa, una fuga da me e non un furto. Insomma questo è il contesto in cui io e Martina conviviamo. Ciò che vi sto per raccontare è successo circa un mese fa, precisamente il primo sabato di Febbraio. Le nostre madri lavorano come segretarie presso una società di consulenza e a volte capita che l’azienda organizzi convegni cui debba partecipare l’intero personale. Quel fine settimana il convegno si teneva fuori città e sarebbe durato sabato e domenica, così io e Martina ci siamo ritrovate da sole l’intero week-end. Senza il controllo dei nostri genitori abbiamo potuto, con gioia reciproca, organizzarci autonomamente, così io sono uscita prima di casa, lasciando Martina ancora in bagno a prepararsi. Suonata la campanella mi ritrovo unica delle due in classe e, sentendomi in difficoltà, ho deciso di coprire la sua assenza fingendola malata. Quella mattina passò piuttosto in fretta e tranquilla, ero piuttosto felice dell’insperata solitudine. Grazie ad uno sciopero sindacale non programmato le lezioni finirono due ore prima e potemmo tornare a casa in anticipo. Avete presente quel film, “Sliding doors”? Possiamo dire che quel giorno sia stato la mia porta scorrevole… Se le lezioni fossero durate anche solo un’ora in più non vi racconterei tutto questo. Rientrando in casa noto un po’ di disordine e, sentendo delle voci provenire dalla nostra stanza, ...
... comprendo il motivo che ha tenuto Martina lontana da scuola. Sentendomi in imbarazzo decido di restare in cucina e di prepararmi qualcosa da mangiare velocemente, in modo tale da poter poi uscire di casa e ritornare in un momento più idoneo. Era passata poco più di mezz’ora quando, apprestandomi ad uscire di casa, la porta della mia stanza si apre ed escono Simone e Martina (lei ancora nuda, lui vestito e pronto ad uscire). Io rimasi senza parola, il cuore fermo in gola e la bocca aperta, medesima reazione per Simone che, giusto per la cronaca era da nove mesi il mio fidanzato, da pochi secondi il mio ex. In un attimo scappai nella stanza di mia madre e mi lancia sul letto a piangere. Simone era il primo ragazzo di cui ero innamorata veramente e non avrei mai immaginato tutto questo. Rimasi sul letto a piangere almeno venti minuti, quando sentii la porta di casa aprirsi e chiudersi e, pochi secondi dopo, entrò in stanza da me Martina. Alzando gli occhi dal lenzuolo notai che era ancora nuda. Martina è praticamente la mia fotocopia, snella, pelle chiara, capelli rossi mossi (lei fino alle spalle, io un po’ più lunghi), occhi verdi, seconda di seno. Era una bellissima ragazza e capivo il perché un ragazzo potesse innamorarsi di lei, ma assolutamente non capivo perché il mio ragazzo dovesse tradirmi con la mia copia, con soli due centimetri in più di altezza (156cm io, lei 158…), questa volta stavo veramente male. Martina si avvicinò lentamente a me con il suo passo felpato e, sedendosi ...