Lui e Maria contro Vanessa 3 la punizione continua. Maria scopre di essere spietata
Data: 17/01/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: passionalmente2
Per domande, suggerimenti, critiche e quant'altro scrivete a flash980@gmail.com Maria aveva uno sguardo severo come una kapò nazista eppure mi sorprese l'apparente calma con cui si abbassò verso il sedere di Vanessa. Stette quasi a contemplarlo, le accarezzò la parte bassa della schiena e i capelli con una tenerezza che per me fu spiazzante. Eppure il suo sguardo rimanevo duro, l'espressione quasi pietrificata e con un ghigno niente affatto rassicurante. Scherzando dicevo spesso a Vanessa che avrei voluto essere lei, mi sarei toccato tutto il giorno. In quel momento non la invidiavo per nulla, seminuda, succube, esposta, in attesa di una punizione. La sentivo rigida anche se sembrava cedere alla carezze di Maria, doveva essere disorientata dai due suoi atteggiamenti diversi, la durezza di Maria ormai diventata sua carnefice assieme a me e quella improvvisa tenerezza. Del resto non poteva vedere lo sguardo di Maria, io si, lo sguardo tetro ed un ghigno che si apriva sempre più. Ci guardavamo fissi, un po' complici un po' duellanti nello stabilire chi era più bravo ad addomesticare la preda umana che avevamo tra le mani nel vero senso della parola. Sempre guardandomi fisso e accennando un ammiccamento Maria iniziò ad accarezzare soavemente i glutei di Maria, li levigava facendomi inebriare con l'odore del miele della sua figa che avevo prima spalmato sulle natiche pronte al probabile martirio. Un odore sempre più forte, Vanessa evidentemente continuava a gocciolare di piacere. ...
... Poi si interruppe un attimo, accenno ad un bacio al culetto ancora arrossato di Vanessa, ma era per spandere della saliva, ci soffiò sopra provocando un brivido a Vanessa e facendole venire la pelle d'oca, da arrossata diventava irresistibile. Continuò a soffiare quando d'un tratto librò in aria la mano e le inferse un ceffone fortissimo sulla natica destra. Ho sentito lo schiocco, distintamente, forse anche per la pelle bagnata ed il contraccolpo del bacino di Vanessa sulle mie gambe. Oltre, naturalmente al suo grido strozzato e che di piacere, stavolta, aveva ben poco. Da lì inizio una sequenza di una decina di schiaffi veloci e ben assestati, accompagnati da Vanessa la sentivo tremare, vedevo i suoi muscoli contrarsi, ed il suo respiro irregolare mi preoccupava da un lato ma aveva un misterioso fascino. Maria si fermò di nuovo e, con studiata lentezza tornò ad accarezzare la parte colpita aspergendola con la sua saliva. Bofonchiava tra sé e sé in un eloquio incomprensibile. Interruppe il massaggio e iniziò sommessamente a ridere appena sentì Vanessa irrigidirsi come ad aspettare un'altra gragnuola di colpi. Anzi iniziò a farlo apposta, faceva un ampio movimento del braccio per poi fare atterrare la mano delicatamente sul culo di Vanessa come le facesse una carezza ruvida. Vanessa sussultava inutilmente e Maria soggnignava in maniera davvero sadica. Avevo rimesso le dita nella figa di Vanessa cosi sentito i suoi sussulti "da dentro" sembrava un sismografo impazzito. Vanessa ...