1. Neve in autostrada


    Data: 19/01/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Etero Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu

    ... da quelle maledette decolté. Dovrei levarmi calze e scarpe, ma come faccio con loro due lì? Mi viene da battere i denti e capisco che� al diavolo il pudore! Levo le scarpe, faccio per alzare la gonna ma la manona del camionista mi si appoggia sull�avambraccio. Oddio! Cosa vorrà, adesso? Mi sorride e mi indica la cuccetta, dietro di loro. Gentile! Io chissà cosa pensavo, già� Lo ringrazio con un sorriso e scivolo sulla cuccetta; poi mi alzo la gonna fino alla vita, afferro l�orlo dei collant e me li tolgo: sono fradici e gelati!!! Mi asciugo e friziono i piedi gelati; poi passo alle gambe e l�asciugamano &egrave già inzuppato di acqua fredda. Una mano mi appare davanti al viso, con un asciugamano che tiepido perché era sulle bocchette dell�aria calda! Gli porgo quello bagnato e mi godo il tepore del tessuto sulla pelle, mentre la circolazione sanguigna che ritorna normale mi fa bruciare i piedi come se fossero nel fuoco. Dopo un quarto d�ora, mi sento meglio: passo nuovamente tra loro e do un�occhiata attraverso il parabrezza: tutte le auto sono ormai sepolte dalla neve e faccio fatica a capire che il secondo cumulo di neve davanti contiene la mia auto. Mi giro verso Ahmed e lo guardo finalmente: un bel ragazzo, sotto i venticinque anni; alto snello, spalle larghe, riccioli neri, occhi nerissimi e lunghe ciglia ad addolcirne lo sguardo, con il bel sorriso ereditato dal padre. Mi sorride, gli sorrido. Il padre sbadiglia, poi da uno sportellino tira fuori una formaggetta, una ...
    ... grossa pagnotta, un bottiglione di vino rosso e delle arance. Con un grosso coltello a serramanico, taglia le fette di pane e di formaggio; Hamed versa il vino, nei bicchieriappoggiati sull�ampio cruscotto . Con un gesto cordiale mi invitano a servirmi; ringrazio con un sorriso e comincio a mangiare, rendendomi conto solo in quel momento di quanto fossi affamata. Il formaggio ha un sapore forte ed il vino &egrave ottimo, anche se un po� troppo pesante per i miei gusti, ma Ahmed mi riempie il bicchiere almeno altre due volte, mentre loro due chiacchierano e scherzano. Dopo una mezz�ora, Jamal mi fa segno che si corica per dormire; passa nella cuccetta e tira la tendina. Resto in cabina, seduta al posto del passeggero; il tepore ed il vino mi fanno scivolare nell�assopimento, nonostante la cabina sia squassata dalle potenti raffiche di vento. Per cercare una posizione migliore sul pur comodo sedile, devo essermi mossa in modo scomposto: mi ha svegliata il lievissimo tocco del giovane sulla coscia e mi rendo conto che la gonna &egrave risalita fino a far vedere nitidamente il perizoma. Lui mi sta accarezzando la gamba e spia le mie reazioni, sorridendomi. Cosa posso fare, in quella situazione, con la testa leggera come un palloncino? Sorrido anch�io, guardandolo: ha stranamente tirato giù l�ampio maglione fino al pube, ma indovino� qualcosa. Oddio! Se &egrave davvero ciò che penso &egrave� enorme! Ne sono come ipnotizzata e quasi non mi rendo conto del giovane, che mi prende la ...
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