Menatplay: la meritata ricompensa!
Data: 20/01/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: honeybear
... ricordi quanto è grosso il mio cazzo? Non te l’aspettavi, questa sorpresa, eh?”, mi insulta ansimando e riferendosi all’allegra rimpatriata.
Quando finalmente si decide a sfilarsi, mi tasto la bocca con una mano: la temuta slogatura è solo la conseguenza del superlavoro mascellare.
Senza darmi il tempo di riprendermi, Luigi mi afferra la testa infilazandomi ancora una volta la bocca. Da brava crocerossina mi ci dedico con amorevole cura e passione, lanciandogli sguardi lussuriosi.
“Ma guardate questa gran puttana! Gli piace proprio il cazzo!” mi schernisce, richiamando l’attenzione degli altri.
“Eh beh… La classe del resto non è acqua…” sottolinea Antonio.
“Decisamente no. Non è acqua… Infatti, se tutto va come deve, sarà sborra… E a litri!!” sogghigna soddisfatto Simone suscitando l’ilarità di tutti gli altri che si scambiano grandi pacche e manate d’approvazione.
Sempre Simone, dopo aver contraccambiato il mio sguardo, mi strappa dal membro del collega e mi affonda il suo completamente, rantolando e vibrando: “Aaaaaaahhhhhhh!!!!!!”.
Con la coda dell’occhio realizzo che il cazzo di Luigi, intento a farsi masturbare da Federico alla mia sinistra, sta assumendo proporzioni interessanti. Allora, do due lappate al frenulo del lift, replicando la scena di Ettore. La tensione è così forte da indurlo ad aggrapparsi a Luigi.
Sorrido maliziosa e soddisfatta…
Gli stringe una spalla, mentre si strizza l’asta per frenare l’orgasmo. Normalizzata la situazione, ...
... mi posso avventare sulla mazza del concierge per succhiargliela bramoasamente, mentre lui mi apostrofa con l’ennesimo: “Ragazzi, è proprio una gran succhiacazzi!” e per controllare il godimento che gli sto regalando, ansimando, si china verso di me accarezzandomi la testa.
Non riesco a godermi la magia del momento!! Ecco che mi sento afferrare per un braccio: è Paolo che, prima mi fa alzare e poi mi spinge sul divano lasciandomi cadere sulla schiena. Nove infoiati mi sollevano le gambe. Diciotto mani mi strappano letteralmente i pantaloni di dosso, lasciandomi solamente con le calze. Scorgo un paio di volti che affondano tra le mie chiappe iniziando a sbavare nella zona del perineo. Si aggiunge una terza lingua che si alterna alle altre nell’insalivare il mio solco peloso. L’idea delle loro lingue che si intrecciano ora sulla mia rosellina accresce la mia eccitazione, finché Antonio monta sulla mia faccia e mi soffoca col suo cazzo.
“Ragazzi, non possiamo lasciare vuota questa bella boccuccia!”, dice mentre mi pistona fino in gola. Poi anche Luigi e Roberto salgono sul divano e, inginocchiandosi ai miei fianchi, mi guidano le mani ai loro cazzi che inizio a masturbare. Quei due membri mi riempiono i palmi completamente e, mentre chiudo gli occhi, mi godo l’eccitante sensazione della pelle felpata che vibra al mio tocco.
Intanto, al piano di sotto, le tre bocche stanno letteralmente sfogliando i petali della succitata rosellina e mi sento fradicio tra le chiappe. È a ...