1. Diario di un ragazzo normale


    Data: 21/01/2019, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Cuckold Autore: notteinbianco, Fonte: RaccontiMilu

    ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Io sono un ragazzo normale - questo &egrave quello che mamma papà mi hanno sempre detto, e non solo i miei genitori. Ora anche la dottoressa Crepaldi lo afferma di continuo, ma io non so se creder loro.La dottoressa Crepaldi &egrave molto brava con me, anche se ogni tanto mi sento osservato da lei e un po' in imbarazzo, poi quando le racconto le mie cose, quelle cose che non dico nemmeno a mamma, &egrave come se mi frugasse dentro, questo mi infastidisce, ma devo dire che quando esco dopo un'ora di visita mi sento decisamente meglio.E' proprio la dottoressa Crepaldi ad avermi detto � Matteo vorrei che da stasera tu tenessi un diario��ma io non ho mai scritto un diario..non so come si fa..��Beh proprio perch&egrave non hai mai scritto un diario dovresti iniziare..non &egrave difficile..vorrei che tu ti ritagliassi un po' di tempo per te stesso, mezz'ora al giorno, magari la sera prima di andare a dormire, raccontassi la tua vita così come te la senti tu, descrivessi la tua giornata. cosa ti &egrave piaciuto, cosa ti ha fatto arrabbiare, chi hai incontrato e che sensazioni hai provato..vedrai che sarà divertente�.Questa &egrave la prima pagina e francamente non ci trovo nulla di divertente, continuo perch&egrave sono fatto così. Mi fido della dottoressa Crepaldi e non voglio deluderla, anche perch&egrave se lei fosse delusa ...
    ... sarebbero delusi anche mamma e papà e io non voglio deluderli. Non gli ho mai delusi. Mai. Anche se ho sempre il sospetto che io non sia il figlio che mamma, ma anche papà, avrebbe voluto.Il fatto che sia nero, ma nero nero, non marroncino, mulatto, caffelatte, no! proprio nero! &egrave una cosa che non riesco proprio a capire. Non sono stupido, la capisco da un punto di vista biologico , sono stato adottato. I miei genitori naturali non li conosco ma so che la mamma, quella che mi ha partorito, era una giovane che veniva da un paese chiamato Nigeria, aveva diciott'anni, mio padre era un connazionale, ma di lui non si sa nemmeno l'età. La mia mamma biologica &egrave arrivata all'ospedale San Matteo di Milano dilatata di 7 centimetri, ancora qualche minuto e mi avrebbe partorito in circonvallazione. Visto che ero nato al San Matteo e visto che mia madre non aveva nessuna intenzione di tenermi con se, il personale ospedaliero mi chiamò Matteo. Fui affidato ai servizi sociali e passai, in attesa, i miei primi 40 giorni, nella nursery, curato e allattato artificialmente dalle ostetriche. Intorno a me si susseguivano i bambini, nascevano, stavano tre giorni e se ne andavano. Io stavo lì, a mangiare e a crescere, tanto che dopo 15 giorni, chi guardava dal vetro del reparto maternità, non faceva altro che indicarmi e sorridere. Era impossibile non notare quel fagotto molto più grande degli altri e per di più nero come il carbone.Dopo 40 giorni comunque arrivarono mamma e papà, quelli veri. ...
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