1. Sbadata


    Data: 21/01/2019, Categorie: Esibizionismo Autore: Lucrezia, Fonte: EroticiRacconti

    Oggi è sabato e come mi capita oramai da qualche anno, di sabato non lavoro e posso poltrire un po' di più a letto. Se faccio un bilancio di me stessa, poltrire è ciò che amo di più e quindi me ne resto volentieri stesa qui sul lettone. Guardo Giovanna che si veste per andare al lavoro, la guardo e lascivamente la tocco allungando un piede, ma lei sorride e non coglie, so che ha fretta, ma io no e voglio un bacio. Bene sono sola, mi alzo e mi trascino in bagno, poi in cucina alla ricerca dell'agognata droga mattutina, ma non c'è! Diamine, sempre di fretta ed ora sono senza caffè, che faccio, come faccio? Va bene, mi faccio una rapida doccia, indosso uno scamiciato di origine bancarella cinese sul corpo nudo, inforco le infradito che uso al mare, occhiali se no non ci vedo un tubo e prendo portafogli e chiavi, andiamo. In strada non ho voglia di bici, sono le nove e mezza e già fa caldino, meglio camminare, va bene che sono praticamente nuda e con i capelli ancora bagnati, ma di sudare non mi va, mi incammino verso il bar più vicino, mezzo chilometro mannaggia. Arrivo un po' trafelata, mi ci è voluto un buon quarto d'ora di passeggiata e l'abito non proprio di cotone mi si è un po' attaccato addosso, mi da una sensazione di disagio, ma sono al bar, mi siedo fuori sotto un ombrellone; Marina mi chiede cosa desidero, un latte macchiato gigante ed una brioche vuota grazie. Mentre attendo mi godo un refolo di vento, poi noto abbandonato su una sedia il "Messaggero Veneto", mi ...
    ... allungo e lo prendo, oggi mi sento proprio in vacanza, lo sfoglio veloce e vado alla pagina dei morti, do un'occhiata e non vedo nessuno che conosco, bene, poi la politica nazionale e locale, no, non voglio rovinarmi questa giornata, lo poggio, arriva la colazione. Mi godo la mattinata, il venticello che si è alzato mi passa da sotto il vestito rinfrescandomi, vedo i capezzoli tirare la stoffa, non sono eccitata è solo una reazione alla sensazione di fresco benessere, passo così una buona mezz'ora dondolandomi un poco sulla sedia, ora sono un po' eccitata. Mi alzo, vado a pagare, il vestito si è attaccato al corpo, lo lascio così, vedo gli avventori che mi guardano, che guardino pure, che sognino, che si godano il paesaggio, pago e Marina mi dice che sembro nuda. Sapesse! Invece sorrido e mi scosto la veste dal corpo, si era proprio attaccata bene, dovevo avere le chiappe in bella evidenza. Mi avvio verso casa più contenta di quando ero arrivata, ho uno scopo, eccitare ed eccitarmi, soprattutto l'ultima, controllo se ho tutto con me, portafogli, chiavi. Cazzo le chiavi, nella fretta ho preso quelle della macchina, e la macchina ce l'ha Giovanna, ed ora che faccio? Lei termina alle 16 e ora saranno si e no le 10 di mattina. Faccio veloce un rapido check delle mie possibilità: bighellonare praticamente nuda per la città fino alle quattro del pomeriggio, prospettiva interessante proposta più che altro dalla parte perversa della mia mente, ma non praticabile dato che mi stuferei ...
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