1. Sbadata


    Data: 21/01/2019, Categorie: Esibizionismo Autore: Lucrezia, Fonte: EroticiRacconti

    ... presto; andare a casa dei miei a prendere il doppione delle chiavi, possibile ma non mi va che mia madre scopra che esco nuda per la città o mi "tacâ un boton, che no finìs plui". Mi rimane l'unica opzione praticabile, suggerita più che altro dalla mia mente perversa, arrivare con l'autobus al supermercato e chiedere le chiavi a Giovanna; si è una buona idea. Cammino verso la fermata e non sono più sola, le auto passano e una mi suona il clacson, d'istinto porto la mano dietro per staccare la stoffa dal sedere, ma non è attaccata, anzi il vestito si gonfia anche un po', magari sono solo bella. Arrivo alla fermata e ci sono due vecchietti, uno deve andare in posta, lo capisco dalla busta dell'Enel che tiene in mano; i due mi guardano, mi scrutano, io faccio finta di nulla, ma mentalmente annoto. Arriva l'autobus e saliamo, io mi appresto a salire per prima per farmi guardare, sul bus resto in piedi vicino all'autista, guardo disinteressata la strada, in realtà mi sto proprio divertendo, è l'ora della mezza età, signori e signore di una certa età che vanno in centro o a qualche mercato o chissà magari solo a zonzo, l'autobus e mezzo pieno ed io ora mi tengo con tutte e due le mani sul corridoio, una mano sulla barra e l'altra sulla spalliera di un sedile, il sole mi attraversa, e anche se il vestito è blu notte, immagino che la mia figura si noti e bene, mi sto eccitando, vedo il mio seno alzarsi al ritmo del respiro, si decisamente questa la sensazione che mi piace. Il ...
    ... viaggio dura una ventina di minuti poi arrivo nel piazzale davanti al centro commerciale, qui fa davvero caldo, sono quasi le undici, vado a cercare la mia bella. La trovo in pausa, che fortuna; mi guarda sorpresa, l'avevo edotta del fatto che ero uscita di casa senza le chiavi, non come ero vestita, ci conosciamo troppo bene e sa che sotto l'abito sono nuda, d'altronde si capisce subito che c'è qualcosa che non va, il seno si vede bene, la stoffa lo disegna perfettamente, il resto è immaginazione. Ci guardiamo, lei mi fa dondolare le chiavi davanti al naso e ride, poi comincia a camminare e io dietro, so dove vuole andare ma sto al gioco. Le dico di darmi le chiavi, ma lei ride e scappa, inizia a correre e io dietro, ma non posso raggiungerla ho ai piedi le infradito, le tolgo e corro a piedi nudi dentro il centro commerciale, tutti ci guardano, sembriamo due ragazzine, arriviamo all'ascensore, ci intrufoliamo dentro e parte un bacio folle, andiamo su, la terzo piano, nel bagno del personale, li mi tolgo il vestito e sono nuda, lascio in terra tutto, vestito, ciabatte, portafogli e mi appoggio al muro, lei mi viene davanti, si accuccia e mi lecca la figa madida di umori e sudore. Cazzo penso, non ne potevo più, ne avevo proprio bisogno, un altro poco e mi masturbavo da sola. Ansimo e il mio corpo vibra, poi si tende e infine si rilassa in un orgasmo cercato da troppo tempo, vengo guardandola negli occhi che mi sorridono, poi lei si rialza, ci baciamo di nuovo mentre le alzo la ...