1. Lettera (a fica) aperta a voi lettori.


    Data: 21/01/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Semiramis

    I cambi di stagione per me, sono tremendi. Non so voi ma mi influenzano molto, mi prendono terribilmente il corpo e il pensiero. Sono particolari perché sono un evolversi di sensazioni. Puntualmente che sia l'inizio dell'estate di cui vi ho già raccontato, sia l'arrivo dell'autunno che è in corso, io perdo le staffe. Perdo il controllo della mia intimità, sento il sopravvento delle voglie sulla riflessione e che io abbia o meno rapporti, ho necessità di masturbarmi. Ho bisogno di placare le mie voglie, di uscire da quella tensione che mi parte dalle mutande e si dirama in tutto in corpo. Cresce e culmina nei polpastrelli che in automatico vanno fin giù, sollevano l'elastico delle mutandine e iniziano a levigare il clitoride. In questi giorni sono libera dal lavoro e il mio corpo si assesta dopo le vacanze estive. Solitamente nei periodi in cui faccio scorpacciate di libidine, mi inebrio di quell'appetito ostinato e tormentoso di sesso. Sono masochista, mi piace passare giorni interi provocando la mia voglia senza mai soddisfarla, cerco di resistere, voglio restare in quello stato tossico in cui ho un solo pensiero: il piacere. A questo non cederò fino a quando non mi diventerà impossibile gestire il mio sesso che ribolle. E quindi volete sapere cosa faccio? Mi riempio di materiale erotico, leggo racconti soprattutto. Mi leggo nelle scene e nelle situazioni. Sono giorni che mi devo concedere, mi metto in libertà, lascio la mia fica libera. Mentre leggo o scrivo per voi me ...
    ... la guardo pulsare nell'eccitazione, la lascio appiccicarsi nei suoi desideri, ma non la tocco. Fin quando lei non mi possiede io la controllo e la lascio fornirmi di tutto ciò che mi serve per scrivere. Sono una bohémien, il vino che mi somministro è la mia fica pulsante e in cerca di attenzione. Ma io la lascio libera, le faccio bagnare le lenzuola, la faccio accoccolare nei vestiti leggeri che posso ancora permettermi per questa strana calura settembrina. Le faccio prendere aria, aprendo disgustosamente le gambe in piena libertà. Questa sera sono qui, insieme a lei. La guardo e penso se sia il caso di farla felice ma poi penso a voi, ai miei lettori. Penso a chi scrive e che mi fa diventare lettrice a sua volta e allora posso resistere ancora un po' per tutto questo. Posso tenerla a pulsare tra le mie cosce, posso farla strisciare fino alla mia testa a produrre le più sporche fantasie. Ciò che scrivo è merito o demerito suo, uso i polpastrelli per scrivere quando dovrei tenerli lì... tra la polpa della mia gonfia e ricca fica. Perdonate la spontaneità ma le piace vantarsi! Quanto le piace farmi dire che sono sporca, che ho i pensieri peggiori su uomini e donne. Vorrei resistere ve lo giuro, io e lei abbiamo un nemico comune: l'orgasmo. Vorremmo restare in quel perenne stato di stimolazione e piacere che lo precede. Quella situazione stupenda in cui daresti tutto di te a chiunque, ti faresti oggetto per chiunque. Sono dipendente non tanto dal sesso ma dalla sessualità. Ho ...
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