1. Praga


    Data: 21/01/2019, Categorie: Lesbo Autore: Valery92, Fonte: RaccontiMilu

    Ho appena fatto la doccia e ho finito di asciugarmi. L�accappatoio l�ho buttato sul letto poco dopo essere uscita dal bagno; non prima che vi entrasse Natascia.Al momento sono in vacanza di quinta superiore a Praga. Condivido la stanza con una mia compagna di classe all�ultimo piano di un albergo. Si tratta di una mansarda bella spaziosa. Pareti in legno che ancora profumano di legno appena tagliato. Un soffice lettone e tanti mobiletti e cristalliere di tutti i tipi se ne stanno lungo le pareti. Insomma un ambiente veramente caldo e confortevole. Unico neo la mancanza di finestre, abbiamo soltanto quattro abbaini.Appena sono sicura che Natascia tira l�acqua della doccia, butto l�accappatoio sul letto e mi cerco qualcosa da mettermi. Tiro fuori dal cassetto del comodino mutandine e reggiseno e poi mi dedico ai capelli.Dopo un po� di phon e spazzola sono soddisfatta del lavoro. Nonostante il vapore della doccia ho ancora i capelli lunghi, lisci, e lucenti, insomma sotto controllo. Appoggio tutto sul comodino quando sento la Nati aprire la porta e uscire dalla doccia. Cavolo se è stata veloce. � Fa freddo, sto congelando. � Le sento dire. Mi volto per guardarla e la vedo venirmi incontro verso il letto. Porta addosso solo un asciugamano bianco che si tiene fermo con un braccio. I capelli castano scuri le ricadono sulle spalle tutti bagnati. � Potevi asciugarti meglio. � Le faccio. � Figurati troppo caldo lì dentro. �Siamo a Marzo, ma a Praga è come da noi a dicembre, e fuori ...
    ... fa un freddo cane. In camera, però, si sta bene. I termosifoni sono al massimo e anche se indosso solo l�intimo mi sento a mio agio. � Beh, deciditi fa troppo caldo o freddo? � � Adesso sento freddo, mi passi il phon? �Gli e lo allungo e poi cerco qualcosa con cui vestirmi per la cena.Mentre vaglio le varie opportunità, scorgo la Nati che lotta con i suoi capelli. Lei ha dei capelli naturali mezzi ricci e mezzi mossi che le stanno dando del filo da torcere. Non sono lunghi come i miei ma non gli e li ho mai visti una volta uguali al giorno prima. Devono essere sicuramente ostici da pettinare.Mi allungo sul letto e vado gattoni dalla sua parte. � Ti aiuto ad asciugarti, dammi il phon, tu pettinati. � � Grazie Vale. �Appena prendo in mano il phon una pioggia di schizzi mi colpisce in faccia. � Dai Nati! �Natascia ha aspettato che mi fossi avvicinata per iniziare scrollarsi i capelli in tutte le direzioni quasi innondandomi.Le punto il phon addosso e faccio fuoco. � Ora ti sistemo. �Lei fa finta di schivare il getto del phon come se fosse una pistola e mi si getta addosso abbracciandomi. � Dai che mi bagni tutta. � Poi lei si siede a fianco dandomi le spalle. � Scusa Vale. � Chissà perché dal suo tono non sembra affatto dispiaciuta.Le stringo una ciocca di capelli con la mano mentre inizio ad asciugarla. Per errore gli e la tiro più forte del normale e gli strappo un grido soffocato di dolore. � Ahia Valeria vacci piano. � � Scusa. � Le dico e continuo ad armeggiare con il phon. ...
«1234...7»