146 - Monica e Vittorio e la loro bisessualità
Data: 22/01/2019,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Lesbo
Gay / Bisex
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
... periodo abbastanza lungo di conoscenza marginale, iniziammo e divertirci molto. L�unico problema, che non avevamo posti dove andare e quindi ci limitavamo a rubare sesso in casa sua, lo facevamo sfruttando i pochi momenti in cui la sua numerosa famiglia era assente. Ma lei abitava in un piccolo paesino di campagna e le uscite della madre o delle varie sorelle erano sempre ridotte a pochi minuti, il tempo per andare a comprare il pane nel negozio a cento metri di distanza da casa e poi nuovamente lì in casa a rompere le palle a noi.In quegli angusti spazi di tempo, lei mi toccava, io toccavo lei, ci baciavamo a consumarci le labbra e mi ricordo che durante il viaggio in treno, mentre tornavo a casa mia, i testicoli mi dolevano fortemente e che tutte le volte, appena a casa, mi rifugiavo in bagno o in camera mia a masturbarmi per far si che le mie palle gonfie e tumide si afflosciassero. Poi un giorno, arrivai a casa di Cesarina e i suoi erano andati tutti in gita al lago di Garda, più di cento chilometri distanti. Ci baciammo e lei si sedette su una sedia in cucina, io mi accucciai al suo fianco, la sua gonna un palmo sopra il ginocchio, la mia mano titubante, incerta, sulla sua coscia, lei, che sicuramente per non mostrarsi subito disponibile, me la allontanò, io per fortuna insistetti e finalmente salii lentamente verso l�alto. A pochi centimetri dal traguardo ancora la sua mano ad allontanare la mia, io, con la stessa mano le accarezzai il viso, poi scivolai ancora in ...
... basso sfiorando distrattamente il suo seno, le sue gambe non erano più serrate, ora lasciavano il necessario spiraglio affinché la mia mano, un poco più sicura, salisse nuovamente verso la meta. Arrivai finalmente contro le sue mutandine, strofinai da fuori la sua fighetta. Lei che mi prese ancora il polso, ma compresi che non era convinta, mi lasciò difatti la mano libera, io passai con le dita di fianco all� ultimo ostacolo e arrivai a toccare la sua umida intimità. Ecco fino lì c�ero arrivato, ero paonazzo e accaldato, il cuore in tumulto mi batteva a mille, l�emozione e l�inesperienza mi stavano bloccando. Da dove si passa per entrare in quel buco che masturbandomi avevo visto mille volte fotografato nelle riviste porno? Credo che l�istinto naturale mi guidò per la giusta via e sentii le labbra dischiudersi ed offrirmi la loro segreta natura. Lei, si alzò dalla sedia, ebbi paura che mi buttasse fuori casa e invece lei mi prese per mano, mi condusse al primo piano, in camera sua, si distese sopra al suo letto si sollevò oltre la vita la gonna, poi si sfilò le mutandine. Io come inebetito, le guardavo la figa, lei che fremeva aspettando che la prendessi, io che, imbranatissimo, continuavo a rimirarla, quindi Cesarina mi disse: Vieni qui�. Senza togliermi i pantaloni mi sdraiai di fianco a lei, fu ancora lei ad ordinarmi di togliermi i pantaloni, me li tolsi. Io ero e sono parecchio dotato, un bel cazzone largo e lungo. Tentai di coprire con le mani la piramide notevole che si ...