1. Come la prima volta


    Data: 26/01/2019, Categorie: Trans Autore: Vampir 2, Fonte: EroticiRacconti

    ... a che non diventò duro, poi visto che non era più alla portata della mia bocca ( a causa della sua grandezza), per non rigarlo con i denti , appena diventato ingestibile lo lasciai. Il cazzo si che corrispondeva a quello delle foto, lungo il giusto, di grande circonferenza , dritto e pulsante, sembrava una fiera in gabbia, alla massima erezione si prendeva tutta la scena, e non solo, perché ad un tratto Roberta si alzò con le più porche intenzioni. Potetti notare che con i tacchi mi sovrastava di almeno 20 cm. e di femminile oltre ai tacchi, la parrucca ed il reggiseno aveva ben poco. Era evidente che era un uomo, per niente effeminato , anzi molto macho. Mi girò di spalle in modo deciso ed invitandomi a mettermi a pecorina iniziò a strofinare la lingua sul mio buco del culo. Ci sapeva fare e ben presto mi dimenticai che non era proprio una trans. Non ero mai stato con un uomo e mai avevo immaginato di andarci ed ora ce l’avevo dietro che mi infilava la lingua in culo e tra poco sicuramente il culo me l’avrebbe sfondato con quel palo che aveva tra le gambe. Stranezze della vita! Alla lingua seguì un massaggio con tanto di crema lubrificante e quando capì che ero pronto, avvicinò la cappella al buco e senza particolari attenzioni con pochi colpi entrò dentro di me. Il bruciore che sentivo era quasi insopportabile, stringevo i denti per sopportarlo come si fa nei film quando ti estraggono la pallottola senza sedativo. IO: Fai piano per favore, mi fa troppo male. Alle mie ...
    ... suppliche rallentò e la situazione iniziò a migliorare, aggiunse ancora crema e ad entrare piano piano e proprio quando iniziai quasi a provare del piacere ed a rilassarmi, Roberta rovinò tutto, perché accortasi che stavo provando piacere oltre che accelerare i movimenti iniziò a spingere più a fondo. IO: Mi fa male, mi fa male. Non spingere perché non resisto. Quando spingeva toccava la membrana rettale fino alla prostata ed il dolore mi arrivava al cervello. Ma LUI non riusciva a contenersi, cercava di moderare i colpi non riuscendo a controllare la propria irruenza . IO: Basta basta, cambiamo posizione. Pensai a sedermi sopra di lui per meglio gestire la situazione, ma ben presto mi resi conto di essere stato precipitosamente ottimista, una volta sopra mi sentii afferrare le chiappe e tirare con forza verso di lui, ora con quel cambio sentivo quel cazzo ancora di più dentro di me, tanto che per “sopravvivere” dovetti prendere il suo cazzo con la mano a mò di anello riduttore. Andava meglio ma in quella posizione non riuscivo a rilassarmi, perché intento a contenere il mostro non riuscivo a rilassarmi, Mi sfilai da quel cazzo bellissimo ma troppo lungo per me e mi lasciai andare sul letto per riprendere fiato. Ora mi trovavo a pancia in giù e le chiappe alla sua mercé eccitatissimo e deluso contemporaneamente. Deluso perché avevo quel bel cazzo a portata di mano e non riuscivo a godermelo. In quella posizione dovetti arraparlo ancora di più, perché sentii le sue mani aprire le ...