1. Racconto 4 - l'investigatore


    Data: 06/10/2017, Categorie: Etero Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu

    ... anni più giovane e avevano due figli, il più piccolo 1 anno (che caso eh).Le foto di lei nel mio fascicolo la presentavano molto bene ed il mio collaboratore nelle sue note aveva scritto che era una signora affascinante con un corpo da capogiro.Proveniva dal sud Italia da una famiglia di umili origini.L�indagine si era estesa a lei ed avevamo scoperto che si incontrava, saltuariamente, ma con attenzione a casa di un bel giovane; e tanto bello quanto squattrinato.Diedi appuntamento al marito quindici giorni dopo assicurandogli che i risultati del test sarebbero stati pronti.Fu puntuale e gli detti la buona notizia. Il bambino (era un maschio) era sicuramente figlio dei genitori indicati alla nascita sui documenti.La prova del DNA era inconfutabile.Non ebbe alcuna reazione ne� di gioia, né di altro . Si vedeva che fosse nervoso ,ma si controllò. Per la prima volta mi ringraziò. Mi pagò ed usci definitivamente dal mio studio.Io sorridevo in me.Gli avevo detto una bugia. Non era figlio suo.Non esistendo carta, mandato od altro, fu come se non fosse mai venuto al mio studio. Non aveva nulla in cui in un futuro potersi appellare .Per lui non esistevo ed anche lui per me.Ero rimasto colpito dalla moglie e non riuscivo a togliermela dalla mente. Volevo conoscerla e possibilmente scoparla.Non fu difficile. Strategia e tatticaAspettai , qualche giorno dopo, con un mio collaboratore fidato che lei, Francesca, uscisse dal portone dove abitavano. Il mio collaboratore, sotto i miei vigli ...
    ... occhi, la affiancò e scusandosi le disse che un signore gli aveva dato un compenso per consegnarle un biglietto Lei era stupita, titubante, lui le mise il biglietto in mano, di cui solo io conoscevo il contenuto, e si allontanò.La guardavo nel suo semplice, attillato vestito. Le sue forme risaltavano.Lei incuriosita aprì il biglietto e lo lesse. Divenne rossa in volto ed alzò lo sguardo alla ricerca del mio collaboratore che era ormai sparito.Era una donna del sud. L�avevo studiata e guardata beneAltezza normale ;lunghi capelli lisci e corvini, il viso ovale e dolce, gli occhi scuri, labbra da pompini.Un corpo tonico ,non magro, armonioso. Aveva delle bellissime tette grandi e morbide. Ideali da ciucciare ed usare come cuscino e perchè no per delle eccezionali �spagnole�. Il culo era importante e sontuoso, da aggrapparsi , morderlo e violarlo.Adesso potremmo dire una Sabrina Ferilli di oggi, lo stesso culo , le stesse tette, lo stesso incidereElegante nel vestire e femminile al 1000% . Potevo ben capirei perché il marito l�avesse sposata e perché temesse�.Mettere il pene tra quelle cosce era pensare di essere in paradisoNel biglietto c�era scritto.Ho le prove che Giacomo ,il tuo piccolo figlio , non è di tuo marito. Se non vuoi che Giorgio( marito) sappia, domani alle 10.00 vieni all�hotel�.. entra nella hall ,in fondo a destra ci sono gli ascensori. Sali al terzo piano stanza 314. Sarà aperta . Entra , siediti sul letto e�.aspetta.Finiva così.Lei era sconvolta ed impaurita. ...
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