1. Gelosia retroattiva Pt. 2


    Data: 27/01/2019, Categorie: Sentimentali Autore: Pantelleria, Fonte: EroticiRacconti

    ... essere sbagliato generalizzare più passa il tempo più mi accorgo che la speranza di sbagliarmi perde di luminosità. E poi ci sei tu, accoccolata sul mio petto, ci vediamo da un po’ ormai, quanto sarà? Due, tre mesi? Faccio fatica anche a ricordare come ci siamo conosciuti. Non abbiamo mai parlato del nostro passato ma non per scelta, io non ho chiesto e tu non hai detto, tu non hai chiesto e io non ho detto. Mi piacerebbe tanto innamorarmi di te, giuro, mi piace il tuo odore, il tuo corpo e perfino la tua voce, cosa rara di questi tempi. Mentre penso questo penso anche che non succederà mai perché non mi fiderò mai di te, anche se razionalmente so che non sei Eva. Io non credo che tu sia realmente interessata se ti parlo di tubature o macchinari industriali, per quanto possa apprezzare lo sforzo che fai per farmelo credere. Non credo che tu voglia davvero sapere come è andata la mia giornata, lo capisco dalle domande che mi fai, banali e soprattutto non pertinenti, non credo che tu sia realmente d’accordo con me quando dici che sei d’accordo con me, lo dici per evitare che io inizi a spiegarti perché dovresti essere d’accordo con me, la verità è che non ti interessa nemmeno avere un’opinione su quello che ti sto dicendo. ...
    ... Non ti credo quando dici di non essere d’accordo con me, lo fai giusto per darti un tono o per partito preso. Almeno c’è il sesso, no? Quello sulla carta va veramente alla grande, però.. io non credo alle facce che fai quando godi, mi infastidiscono i tuoi urletti portati al parossismo. Io non credo ai tuoi orgasmi, non ti credo quando mi dici che sei venuta 2, 3 o chissà quante volte e sinceramente non me ne frega più di tanto. Non ti credo quando mi dici che ti fa male mentre ti sto scopando nel culo, chissà quanti ne avrai presi, anche più grossi del mio. Non ti ho creduto quella volta che mi hai detto che non avevi mai ingoiato, ma chi te lo ha chiesto? Ma c’è veramente bisogno di tutta questa pagliacciata? Quanto ti disprezzo mentre ti sbatto il cazzo in faccia, in quel momento per me sei l’ultima delle troie, anche se non te lo dico, anche se dopo essere venuto mi sento un po’ in colpa per averlo pensato, fino alla prossima volta. A mio modo ti voglio bene, mi fai tenerezza e spesso penso che meriteresti di meglio, ma ormai non sono più sicuro di sapere davvero cosa sia meglio e cosa sia peggio. A mio modo ti amo con la stessa intensità con cui ti odio e con cui odio me stesso per essere diventato così. Spero di guarire. 
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